Rocco Siffredi sconvolge il borgo di Santa Maria Goretti

19/10/2017 di Redazione

Rocco Siffredi fa discutere nella placida, marchigiana, Corinaldo, borgo della Santa Maria Goretti. Già, perché il re del porno italiano è stato invitato per la ventesima edizione della Festa di Halloween della pro loco locale.

Ma qualcuno non è d’accordo.

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Riporta Il Giornale:

 

A Corinaldo in questi giorni non si parla d’altro. I groupie di Maria Goretti trovano dissacrante invitare mister ventiquattro centimetri nella terra della santa. Le vecchie signore del posto, conservatrici abbastanza da scandalizzarsi ma non da non conoscere le virtù di Siffredi, berciano ma trovano poca sponda nel parroco che pilatescamente nota: «Siffredi in fondo starà solo una sera, Santa Maria Goretti ce l’abbiamo tutto l’anno». I componenti dell’opposizione recapitano al sindaco di centrosinistra Matteo Principi un’interrogazione che sembra scritta da Totò e Peppino, in cui evidenziano «come questo personaggio è notoriamente conosciuto dalla opinione pubblica di varia età ed estrazione sociale, in virtù dei dispositivi media e di quelli di ultima generazione, anche sulle vicende private» e sottolineano che «le segnalazioni e osservazioni che ci sono state avanzate dai nostri concittadini vertono proprio attorno all’attività svolta dal personaggio, nel recente passato, alle conflittualità del presente e all’evidente status symbol del medesimo soggetto che contrastano in maniera provocante e provocatoria con la figura della nostra concittadina Maria Goretti martire e assurta alla santificazione per l’elevatissimo messaggio della purezza». Conclusione lapidaria: per «salvaguardare il complesso etico-morale della nostra comunità» meglio «intervenire nei confronti dell’associazione Pro Loco perché resa consapevole e responsabile del danno arrecato ad una parte considerevole della comunità corinaldese possa rivedere ed eventualmente annullare l’invito rivolto al signor Siffredi».

Intanto però la vicenda ha creato una ottima pubblicità per l’evento della pro loco. Bene o male, insomma, l’importante è che se ne parli.

(in copertina foto ANSA/ GUIDO MONTANI)

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