La data delle Elezioni Politiche 2018: quando si vota

19/10/2017 di Donato De Sena

I primi interrogativi su un’elezione che ottengono una risposta, insieme a quelli relativi al sistema elettorale, alle regole del confronto e della scelta dei simboli e dei candidati, riguardano il giorno del voto. Le Elezioni Politiche 2018 non fanno certamente eccezione. Anche stavolta le indiscrezioni sulla possibile data in cui recarsi ai seggi per esprimere le proprie preferenze sono iniziate a circolare molto presto.

DATA ELEZIONI POLITICHE 2018

Secondo la legge la legislatura in corso dovrebbe concludersi esattamente dopo cinque anni, quindi il 15 marzo, che è il giorno in cui nel 2013 Camera e Senato si riunirono per la prima dopo le Elezioni Politiche del 24 e 25 febbraio. Ma il presidente della Repubblica e il governo hanno margine di flessibilità per decidere data dello scioglimento delle Camere e data del voto. Formalmente la decisione spetta al capo dello Stato. È il presidente della Repubblica a sciogliere Camera e Senato, sentiti i presidenti delle Camere. Ma si attivano canali informali tra il Quirinale e i principali partiti. L’ipotesi più probabile è che anche oggi come cinque anni fa si arrivi allo scioglimento molte settimane prima del termine per andare alle urne. Unica certezza è l’articolo 61 della Costituzione, che recita: «Le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro settanta giorni dalla fine delle precedenti. La prima riunione ha luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni». Le Elezioni Politiche 2018 devono dunque necessariamente svolgersi entro il 20 maggio.

QUANDO SI VOTA ELEZIONI POLITICHE 2018

Dunque quando si vota? Un’opzione circolata con insistenza ad ottobre sulla data delle Elezioni Politiche 2018 è quella di domenica 4 marzo, a cinque anni e qualche giorno dalla precedente tornata. In seguito sono cominciate a circolare le ipotesi di domenica 11 marzo e domenica 18 marzo. Sono questi i giorni più probabili al momento. In particolare il 4 e il 18 marzo. Viene ritenuto improbabile la soluzione del voto a maggio. Lo scioglimento delle Camere potrebbe arrivare subito dopo l’approvazione della legge di Stabilità, che rappresenta certamente la fine della legislatura dal punto di vista politico, o qualche settimana più in là, nella prima parte di gennaio. Dopo il via libera definitivo alla legge di Bilancio il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni potrebbe anche salire al Quirinale per comunicare al capo dello Stato la fine della sua esperienza di governo. Ma, se ci sarà volontà politica di approvare ancora provvedimenti (si discute ancora di ius soli, biotestamento e vitalizi) lo scioglimento di Camera e Senato potrebbe anche arrivare oltre le vacanze natalizie.

Quasi certamente in alcune regioni il giorno delle Elezioni Politiche 2018 sarà un vero e proprio election day. È molto probabile infatti che nella stessa data del voto per il rinnovo della Camera e del Senato si svolgeranno, proprio come cinque anni fa, anche delle Elezioni Regionali. Nel 2013 nello stesso giorno del voto per il Parlamento si svolsero le Elezioni Regionali in Lazio, in Lombardia e in Molise. Ad aprile si votò per le Regionali in Friuli Venezia Giulia. Non può essere esclusa del tutto nemmeno l’ipotesi di concomitanza con le Elezioni Amministrative. Silvio Berlusconi, ad esempio, si è detto favorevole al voto rinviato a maggio con accorpamento di Politiche, Regionali e Amministrative. Il fronte politico su questo punto è diviso. A spingere per le Politiche a marzo sono Pd, M5S, Lega Nord e Fratelli d’Italia. A manifestare gradimento per il voto a maggio sono stati invece Forza Italia e parte della sinistra.

DATE SULLA PUBBLICAZIONE DEI SONDAGGI

Altra importante data relativa alle Elezioni Politiche è quella dello stop per la pubblicazione di sondaggi politico elettorali. La diffusione di dati relativi alle intenzioni di voto a partiti, coalizioni o candidati è vietata nelle due settimane che precedono il voto. La legge sulla par condicio del 2000 stabilisce che «nei quindici giorni precedenti la data delle votazioni è vietato rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se tali sondaggi sono stati effettuati in un periodo prevedente a quello del divieto». Se si vota di domenica, quindi, il periodo di buio della pubblicazione dei sondaggi scatta alle mezzanotte tra il venerdì e il sabato a due settimane dal voto.

DATE DELLA PRESENTAZIONE DELLE LISTE

Infine, le date della presentazione delle liste. Secondo quanto stabilisce il testo unico delle leggi elettorali le liste dei candidati e la relativa documentazione devono essere presentate, per ciascuna circoscrizione, alla Cancelleria della Corte di Appello o del Tribunale dove ha sede l’ufficio centrale circoscrizionale, dalle ore 8 del 35esimo giorno alle ore 20 del 34esimo giorno antecedenti quello della votazione. A cinque settimane dalle urne.

(Ultimo aggiornamento l’11 dicembre 2017 alle ore 20.5o. Foto di copertina di un seggio elettorale da archivio Ansa. Credit immagine: FRANCO SILVI / ANSA)

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