Lite tra genitori per i vaccini, la Asl: «Senza l’ok del papà no vax nessuna puntura»

18/10/2017 di Redazione

Lite tra genitori per i vaccini: la mamma è favorevole, il papà è un convinto no vax. La piccola ha 13 mesi e la madre vorrebbe poterla iscrivere all’asilo nido, ma – per effetto della legge Lorenzin – la bimba non può frequentarlo se non è immunizzata. Non ha ricevuto vaccinazioni come polio, meningite e morbillo, obbligatorie per legge: per fargliele ottenere nonostante il dissenso del padre, la mamma si è rivolta a medici, assistenti sociali, al consultorio e addirittura ai carabinieri. Pochi giorni fa è tornata alla Asl, ma i sanitari non l’hanno potuta aiutare: senza l’ok di entrambi i genitori non si può fare nessuna puntura. E così la signora ha deciso di scrivere un’e-mail all’associazione Luca Coscioni, per chiedere un loro sostegno legale.

LITE TRA GENITORI PER I VACCINI, NESSUNA PUNTURA SENZA IL CONSENSO DEL PADRE NO VAX

La Stampa oggi riporta stralci della lettera della mamma, in cui emergono i dettagli della lite tra genitori per i vaccini: «Ho la sventura di avere il papà fervente attivista No vax. Non vuole assolutamente vaccinare la nostra bambina, io invece vorrei». Ci sono stati «mesi e mesi di tentativi e discussioni, seguiti da molti litigi», racconta la donna, che denuncia una situazione «di totale abbandono»: «Nonostante mi fossi rivolta a pediatra, assistenti sociali, consultorio, Asl e carabinieri nessuno mi ha aiutato e il papà di R. ha nuovamente rinviato l’appuntamento. L’assistente sociale mi ha semplicemente detto che devo convincere il papà».

LITE TRA GENITORI PER I VACCINI: «L’UNICA SOLUZIONE È RIVOLGERSI AL GIUDICE»

Il problema è che senza vaccini la figlia è costretta a restare fuori dall’asilo nido. Prima delle punture, però, chi accompagna il minore deve consegnare un modulo di consenso informato e dichiarare che anche l’altro genitore è d’accordo. «In questo caso un falso passibile di denuncia», spiega alla Stampa l’avvocato Filomena Gallo, presidente dell’associazione Luca Coscioni, che ha offerto alla donna assistenza legale gratuita. Secondo lei la lite tra i genitori per i vaccini si può risolvere solo per vie legali: «L’unica soluzione è quella di rivolgersi al Tribunale dei minori, perché entrambi i genitori esercitano la patria potestà, ma in assenza del consenso di uno dei due è il giudice che autorizza». E Filomena Gallo è convinta che alla fine la Corte darà ragione alla madre: «Nell’arco di un mese il magistrato autorizzerà la vaccinazione, perché qui parliamo della salute del bambino e degli altri piccoli, con i quali entra in contatto, ma che non possono immunizzarsi per motivi di salute. Quindi si esce dalla sfera dei diritti personali e si entra in quella dei diritti di terzi».

Foto copertina: ANSA/CESARE ABBATE

Share this article