Il tuo cane è davvero «uno di famiglia»: se si ammala puoi chiedere giorni di permesso

12/10/2017 di Redazione

Il cane è davvero «uno di famiglia»: se hai bisogno urgente di curarlo, ad esempio portandolo dal veterinario, puoi chiedere ed ottenere giorni di permesso dal lavoro. Lo dimostra la storia di Anna, una 53enne impiegata presso l’amministrazione dell’Università La Sapienza di Roma, alla quale sono stati riconosciuti due giorni di assenza per prendersi cura del suo amico a quattro zampe. L’ateneo, è il primo caso in Italia, ha accettato il certificato di malattia dell’animale domestico per concedere alla dipendente un permesso retribuito per gravi motivi familiari.

 

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CANE MALATO, È POSSIBILE OTTENERE GIORNI DI PERMESSO A LAVORO

La vicenda è cominciata lo scorso maggio, quando uno dei due cani di Anna, Cucciola, si è ammalata gravemente. Il setter rischiava di soffocare a causa dell’ingrossamento della tiroide, per il quale era necessario anche un intervento chirurgico. L’impiegata, che vive da sola, non poteva dunque recarsi a lavoro per qualche giorno per portare il suo animale dal veterinario e farlo operare. Quando l’ufficio del personale le ha chiesto la documentazione per giustificare l’assenza per «gravi motivi di famiglia», ha consegnato i referti rilasciati dal medico. Inizialmente l’università le ha decurtato due giorni di ferie. In seguito la dipendente, su consiglio della Lav, ha fatto presente al datore di lavoro che non far curare un animale in pericolo di vita è come maltrattarlo e che in Italia, in virtù di una legge del 2004, i maltrattamenti sono considerati reati. Dunque, se non si fosse preoccupata di curare il cane avrebbe infranto la legge. La Sapienza, valutando i documenti dell’impiegata, ha quindi considerato fondate le due argomentazioni e trasformato i due giorni di ferie in permesso retribuito. In altri Paesi europei è frequente il ricorso a giorni di permesso per curare i propri animali. La Sapienza è il primo datore di lavoro a concederlo in Italia. Si tratta di un primo passo verso la considerazione degli animali come membri della famiglia. In Parlamento sono state presentate anche proposte di legge in questa direzione.

(Foto Dpa da archivio Ansa. Credit: FELIX KAESTLE / dpa)

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