La legge anti-burqa dell’Austria colpisce mascotte, clown e ragazze con la sciarpa

10/10/2017 di Andrea Mollica

L’Austria dal primo ottobre ha imposto il divieto di indossare il burqa e il niqab, i copricapi della tradizione islamica che le donne di religione musulmano mettono per non mostrare il proprio volto in pubblico.

IL DIVIETO DI BURQA IN AUSTRIA DIVENTA UNA BARZELLETTA

La norma, introdotta dalla grande coalizione formata da socialdemocratici e popolari anche per contrastare l’ascesa della destra populista FPÖ, prevede la sanzione per qualsiasi copricapo che mascheri completamente il viso. Se fosse destinata solo al burqa o al niqab avrebbe infatti mostrato evidenti intenti discriminatori e incostituzionali. La prima applicazione del divieto ha però mostrato i limiti di questa normativa. La polizia di Vienna ha infatti sanzionato una mascotte che indossava la testa da squalo, per pubblicizzare la catena commerciale informatica McShark, traducibile come McSqualo. Come riporta il quotidiano austriaco Heute, gli agenti si sono avvicinati all’uomo mascherato da pescecane e gli hanno chiesto di togliersi la finta testa di squalo, visto che altrimenti sarebbero stati costretti ad arrestarlo. La mascotte di McShark si è  però inizialmente rifiutata,  protestando contro l’intervento degli agenti visto che stava facendo solo il suo lavoro. Successivamente l’uomo mascherato da pescecane si è tolto la maschera, incassando però una multa.

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L’episodio non è l’unico che mostra quanto sia difficile applicare la normativa contro la copertura totale del voto indirizzata contro il burqa. Come ricorda Kurier, nel primo giorno di applicazione sono stati segnalati dalla polizia tre clown, mentre al quarto giorno sono arrivate denunce contro musicisti da strada mascherati da cavallo. In contemporanea con la multa comminata alla mascotte con la testa da squalo sarebbe stata sanzionata anche una ragazza in bicicletta che si era coperta il volto con una sciarpa per il troppo freddo.  La rincorsa a temi tipici della destra nazionalista è comunque servita ai popolari del giovane e popolare ministro degli Esteri Sebastian Kurz per conquistare un primato demoscopico in vista delle elezioni di domenica prossima. Kurz appare il favorito per diventare il prossimo cancelliere dell’Austria grazie alle sue posizioni severe su temi di sicurezza e ordine, di cui la legge anti-burta è probabilmente uno degli aspetti più buffi.

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