Bondage insegnato dall’istituto universitario dei salesiani

06/10/2017 di Redazione

Bondage insegnato in una università religiosa. Due stranezze in una frase: questa pratica sessuale che trova rarissimo spazio sui media mainstream non solo diventa occasione di approndimento in un istituto universitario, ma il corso è offerto da una scuola religiosa. L’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (Iusve) hanno organizzato un convegno sul bondage nell’ambito di un master universitario di secondo livello per psicologi e medici dedicato alla Sessuologia.

IL SEMINARIO DI BONDAGE DAI SALESIANI

Esperti in psicologia, sessuologia e criminologia si alterneranno sul palco per parlare di «Bondage e masochismo, dominazione e sottomissione». Come spiega un articolo del Corriere della Sera, il corso sarà offerto per illustrare una riflessione che parte dall’ultima versione del Manuale diagnostico e statistico delle malattie mentali del 2014. In questa pubblicazione la pratica sessuale  del bondage e della dominazione-sottomissione a «parafilia», cioè a una pulsione erotica, non una patologia da curare. Il convegno dell’’Istituto Universitario Salesiano di Venezia dibatterà sui limiti leciti di queste pratiche, e, soprattutto in cosa consistano.

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Sul Corriere il direttore del Master Salvo Capodieci spiega come «alcuni esempi sono l’interesse intenso e persistente verso lo sculacciare, fustigare, tagliare, legare o strangolare un’altra persona ma ci sono interessi persistenti per animali, cose inanimate come le scarpe o oggetti di gomma  Fantasie e pratiche di questo tipo non possono essere considerati, dice il Manuale, disturbi: l’asticella che divide la normalità dalla perversione si sposta sempre più in basso e risulta difficile stabilire una demarcazione tra condotte ritenute accettabili o normali e quelle che non lo sono». Il seminario, spiega Iusve, risponde ai bisogni formativi dei criminologi così come degli altri professionisti del settore, e alla necessità di una riflessione antropologica seria e profonda su questo tema.

Foto copertina: Jordi Boixareu/ZUMA Wire

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