Babbo Natale è morto. Lo dicono gli archeologi

05/10/2017 di Redazione

C’è una buona e una cattiva notizia. La prima è che chiunque ti abbia detto che Babbo Natale non esiste mentiva. La seconda, quella brutta, è che Babbo Natale è morto. Come ben spiega il Washington Post un gruppo di archeologi ha scoperto nel sud della Turchia la tomba di Santa Claus, o meglio San Nicola.

San Nicola di Mira (oggi Demre) era conosciuto per i suoi doni disinteressati e la sua generosità. Le persone lo celebravano il 6 dicembre, ricordando il monaco che si liberò della sua eredità per aiutare gli ultimi. L’uomo è anche il santo patrono dei marinai. La sua figura è talmente popolare che ha superato, senza difficoltà, la difficile fase del protestantesimo.
Si sa poco della sua vita. La nascita è stimata intorno al 260 d.C. a Patara, importante città della Licia, a due passi all’isola di Rodi. All’epoca i due porti principali della zona erano proprio quelli delle città dove visse San Nicola: Patara, dove nacque, e Myra, dove divenne vescovo.  C’è un però. Tutti sappiamo dove è già morto San Nicola. Non solo. Ne abbiamo i resti, qui in Italia. Nel 1087 una spedizione navale partita dalla città di Bari riuscì a prendere le spoglie di San Nicola. Queste furono riposte nel 1089 nella cripta della Basilica eretta in suo onore. Ora però arriva la doccia fredda. Secondo quanto riportano gli archeologi al Telegraph il Santo morì nel 343 d.C e fu sepolto a Demre, sul mar Mediterraneo. E quello che è a Bari non è il vero corpo di San Nicola.

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Secondo Cemil Karabayram, sovrintendente  di Antalya,  la vera tomba del santo possa essere ancora intatta, sotto la chiesa, e che i marinai che trafugarono le ossa di San Nicola a Myra non presero i resti del santo ma quelli di un altro sacerdote. Il santuario è stato scoperto durante alcune scansioni elettroniche che hanno mostrato degli spazi ulteriori sotto l’edificio. «Crediamo che questo santuario non sia stato danneggiato, ma è abbastanza difficile da raggiungere. Ci sono dei mosaici sul pavimento», ha dichiarato Karabayram alla Turkish Hurriyet Daily News.

SAN NICOLA ANCORA A MYRA? LA REPLICA DELLA BASILICA DEL SANTO

«Noi abbiamo le fonti della traslazione» delle ossa di San Nicola «che ci hanno tramandato qualcosa di storicamente valido», i turchi «comincino a darci delle risposte scientificamente certe, solo allora noi cominceremo a prendere sul serio la questione. Se poi loro hanno un interesse di natura turistica posso anche capirlo, San Nicola è un personaggio che tira e attira molto». Così all’Ansa padre Giovanni Distante, vicerettore della Basilica di San Nicola, sulle notizie pubblicate dal giornale turco. «Dalle notizie pubblicate dai media – spiega padre Distante – si parla di una tomba intatta che sarebbe stata trovata. Noi abbiamo le fonti della traslazione che parlano della tomba quasi distrutta dai marinai baresi per impossessarsi delle ossa del santo. Già questa è una notizia che contrasta con le nostre fonti storiche». «Le fonti della traslazione – aggiunge – sono coeve. Una delle fonti  è quella di Giovanni Arcidiacono ed e’ stata commissionata dall’arcivescovo Ursone. Questi muore il 4 febbraio del 1089, le reliquie arrivano a Bari il 9 maggio 1087, per cui la commissione e’ coeva alla traslazione stessa». «Le scoperte archeologiche – conclude – presentano sempre tanti interrogativi, noi attendiamo risposte. Abbiamo la bellezza di mille anni di storia attorno al culto di San Nicola e alla Basilica Nicolaiana».

(foto copertina ANSA / ETTORE FERRARI / coc)

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