Bergamo, dieci bariste denunciano titolare e colleghi per molestie e violenza sessuale

03/10/2017 di Redazione

Dieci lavoratrici di un bar del centro di Bergamo hanno denunciato il titolare dell’attività e i colleghi maschi per mobbing, violenze private e vessazioni. A renderlo noto è stato il sindacato Fisascat Cisl bergamasca precisando che in un caso ci sarebbe stata anche una vera e propria violenza sessuale, tanto che le 10 dipendenti hanno deciso di lasciare il lavoro.

BERGAMO, DIECI BARISTE DENUNCIANO PER VIOLENZA SESSUALE E MOLESTIE

I fatti risalgono a luglio, e la Fisascat Cisl (Federazione italiana sindacato addetti servizi commerciali affini turismo) non ha voluto comunicare il nome del locale dentro il quale si sarebbero verificati molestie e vessazioni. Le donne, come riferisce il sindacato, hanno comunque deciso di denunciare gli episodi. È stato presentato un esposto in procura a Bergamo. La vicenda ha avuto inizio ad aprile, quando il locale ha cambiato gestione. Le lavoratrici, come raccontato dal segretario della Fisccat Bergamo Alberto Citerio, avevano subito avvertito un clima ostile. Alcune di loro si erano dimesse. I contatti con il sindacato sono poi arrivati due mesi fa, quando una delle dipendenti è stata vittima delle molestie di un suo superiore. Dopo aver riferito dell’accaduto ai titolari è stata lei a subire una contestazione disciplinare per aver tentato di reagire. In seguito, quando i titolari del bar hanno saputo che le dipendenti si erano rivolte al sindacato, altre due donne sono state vittima di aggressioni. A una di loro è stato addirittura strappato il cellulare, forse perché temevano di essere stati registrati mentre la minacciavano. A questo punto il sindacato ha deciso di reagire con l’esposto. L’esposto raccoglie e rafforza tre denunce (una per violenza sessuale e due per aggressione).

Il sindacato ha anche indetto indetto uno sciopero di 20 giorni, al termine del quale nessuna delle dipendenti è voluta tornare a lavoro. Ora le lavoratrici temono ritorsioni. Dai titolari, intanto, non c’è stata alcuna apertura. I proprietari del bar si sono limitati ad assumere nuovo personale. A lavoro erano infatti rimasti solo tre dipendenti maschi. «Non sarà un caso se su 13 dipendenti del locale sono solo le donne a non lavorarci più, mentre i colleghi maschi proseguono imperturbabili, come se niente fosse accaduto – ha spiegato Citerio -. Eppure sono state presentate denunce per violenza sessuale, sono stati aperti procedimenti per vessazioni, mobbing e violenza privata, ma soprattutto dieci donne hanno preferito lasciare il lavoro piuttosto che continuare a lavorare in un’azienda e con colleghi che non conoscono le regole basi del rispetto, per non dire del codice penale».

(Foto da archivio Ansa)

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