Bonino a Piazza Pulita: «Con il piano Minniti meno sbarchi, ma più morti» | VIDEO

22/09/2017 di Redazione

Emma Bonino è stata ospite ieri sera del programma Piazza Pulita, su La7. La leader radicale è promotrice della campagna “Ero straniero”, allo scopo di raccogliere 50.000 firme in 6 mesi per una legge di iniziativa popolare che superi la legge Bossi-Fini. La Bonino negli ultimi mesi ha più volte criticato le scelte del governo per arginare l’arrivo dei migranti. Ieri in trasmissione ha commentato le parole del ministro degli Interni Minniti, che ha detto «di non aver ancora risolto il problema dei migranti, ma di iniziare a intravedere la luce in fondo al tunnel».

La Bonino a Piazza Pulita ha ribattuto così: «Io ho visto proprio oggi 100 morti in un naufragio al largo della Libia, ho visto 3.000 salvati nel week end e portati in Libia, dove sappiamo bene cosa gli succederà. Ho visto altri 2.000 salvati dalle poche barche delle ong rimaste, dopo tanto discredito che è stato buttato. Quindi quello che il ministro forse non vede e che io vedo è il resto della medaglia: sbarcano meno, ma muoiono di più. Mi dispiace, io non riesco a esserne contenta».

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La Bonino, ex ministro degli Esteri e profonda conoscitrice dell’Africa, dopo aver sottolineato come vivono i migranti nei centri di detenzione libica – «senza acqua, sottoposti a violenze e stupri quotidiani, in condizioni veramente disperate» – ha spiegato perché la strategia del “aiutiamoli a casa loro” nell’immediato stia arrecando più danni che benefici. «Lo sviluppo economico di un paese richiede tempo: bisogna aspettare due o tre generazioni», ha spiegato a più riprese la Bonino a Piazza Pulita. Quello che si sta facendo ora, invece, è dare soldi alle milizie, per mettere un tappo alle migrazioni dalla Libia. Un tappo che oltretutto – ha ricordato la leader radicale – non è ermetico, dato che comunque 5.000 persone lo scorso week end si sono messe in viaggio e dato che si stanno aprendo nuove rotte, sia dalla Libia, che dall’Algeria.

BONINO A PIAZZA PULITA: «ABBIAMO PAGATO LE MILIZIE, PER UN TACCO CHE OLTRETUTTO NON È ERMETICO»

Il piano Minniti – ha attacco la Bonino a Piazza Pulita – ha anche delle conseguenze negative sul piano politico: «Se noi rafforziamo le milizie, diventa più difficile stabilizzare la Libia, dove già ci sono due governi, due parlamenti, 140 milizie, un centinaio di tribù, il presidente del Consiglio di Stato, il presidente della Casa dei rappresentanti, ognuno di questi con le sue milizie, che continuano a cambiare alleanze…Nell’immediato abbiamo pagato un tappo, che rischia di non tenere come stiamo vedendo. Soprattutto dà credibilità alle milizie, rendendole le nostre controparti. Già abbiamo fatto un accordo con Erdogan e la Turchia che non era magnifico, ma almeno quello controllava il territorio. Adesso stiamo appaltando questo problema con un po’ di soldi – pochi per altro – mettendoci nelle mani di queste milizie, che acquistano anche peso negoziale, peso politico e quindi a mio avviso stabilizzare la Libia diventa più complicato».

 

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