Ischitella, parla la mamma di Nicolina: «L’avvisai, sapevo cosa lui voleva fare….»

21/09/2017 di Redazione

Questa mattina, durante la puntata di “Mattino Cinque”, è stata trasmessa un’intervista alla madre di Nicolina Pacini, la ragazza di 15 anni di Ischitella (Foggia) morta questa mattina dopo essere stata raggiunta al volto, ieri, da un colpo di pistola sparato dall’ex compagno della donna, il 37enne Antonio Di Paola.

Dopo l’agguato, avvenuto mentre l’adolescente andava a prendere il pullman che l’avrebbe portata a scuola a Vico del Gargano, l’uomo è fuggito a piedi nei campi, dove poi si è suicidato.
L’intervista è stata realizzata nella giornata di mercoledì, quindi, prima del decesso della ragazzina.

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Le parole della mamma di Nicolina Donatella Rago:

«Quattro giorni fa mi chiamò un’amica di giù: “Dona, l’ho visto alle scuole con un amico”. Oddio, ho detto, questo qui sta programmando qualcosa. Detto, fatto. Non l’ha fatto quel pomeriggio. Lui sapeva che la bimba andava a scuola. Io ci ho anche litigato al telefono con mia figlia: “Mi fai stare male! Lui non può, cioè lui deve poter uscire di qui, l’importante è che non viene sotto casa… Nicolina, io mi sto preoccupando, perché so cosa vuole fare… Tu l’hai conosciuto solamente in quell’istante che ti ha puntato un anno fa il coltello allo stomaco”.

Lei mi ha detto: “Ma cosa vorresti, mi devo segregare in casa?”. E io: “No! Allora sai che c’è? Da domani esci, fatti la tua vita, va bene, ciao!”. Lei: “Ciao, ok, ciao”. Le ultime parole dette tra me e la mia figliola. Poi ho chiamato i miei genitori e ho detto: “Ascoltatemi, mi hanno chiamato, c’è lui alle scuole, giù al paese mio…”. “Come? Ma che dici? L’ho visto adesso scendere con la macchina…”, mi hanno detto. Io: “Ok, ma intanto fatti una controllata”. In quel momento mio padre ha detto: “Io sono qui con amici a prendere un caffè”. Io gli ho detto: “Ok, allora ascoltami, lascia pure tutto, speriamo non succeda nulla, altrimenti vengo a prenderti di sotto”. Infatti c’ho messo anche i miei genitori di sotto, perché non sono stati in grado di badare ai miei figli. Avevano l’affidamento provvisorio del Tribunale di Firenze.
Dove stavano? Alle 7:30 loro dove stavano? A casa! Magari ho saputo anche che la figliola non voleva neanche andare a scuola. E mio padre ha detto: “No, Nico, dai, a scuola ci devi andare, non puoi mancare”.
La bimba già non voleva alzarsi dal letto! Visto che pioveva, [parlando del padre, ndr] prenditi la macchina, prenditi tua nipote e l’accompagni tu a Vico, che dici?»

Infine, parlando del rapporto che aveva con Di Paola, la donna ha affermato: «Io ho chiuso questa relazione, come ieri, ho fatto un mese». All’inviata di “Mattino Cinque” che le chiedeva se lui avesse accettato la fine della storia, la donna ha risposto: «Non era quello il motivo di prendersela con la mia figliola. Più che altro vieni qui, ci affrontiamo io e te, siamo adulti. Che fai, te la prendi con una quindicenne? Chiuderò internet da domani perché voglio stare da sola con mia figlia».

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