La modella Leomie Anderson denuncia: «Sono stata discriminata perché sono nera»

20/09/2017 di Redazione

Leomie Anderson, top model britannica 24enne, ha denunciato sui social di essere stata discriminata a causa del colore della sua pelle alla London Fashion Week, che si è conclusa ieri. Su Twitter la modella testimonial di Victoria’s Secret ha raccontato di essere stata cacciata da una sfilata da uno stilista (di cui non ha rivelato il nome), che non voleva modelle nere in passerella.

Secondo quanto riferisce Leomie Anderson, lo stilista in questione l’avrebbe selezionata per un lavoro, ma poi – dopo che lei si era presentata puntuale all’appuntamento – le avrebbe detto di andare via. «Non posso crederci sono andata al fitting puntuale alle 8.40 di mattina, mi hanno messa in fila con sei ragazze bianche», si è sfogata la top model sul social network. A quanto riferisce, le sei modelle sono state selezionate, come gli era stato promesso. Lei e una ragazza brasiliana, invece, sono state rimandate indietro: «Non possiamo trovare niente per voi, potete andare», la spiegazione che le hanno fornito. Il motivo – secondo Leomie Anderson – sarebbe che lo stilista in questione non vuole che in passerella sfili più di una modella nera e per l’occasione era già stata selezionata un’altra ragazza.

LEOMIE ANDERSON, ECCO PERCHÈ LE DISCRIMINAZIONI SONO PIÙ GRAVI SE AVVENGONO NELLA MODA

Il tweet di Leomie Anderson non è passato in osservato e la denuncia della ragazza ha aperto un acceso dibattito sul razzismo nel mondo della moda, proprio durante la London Fashion Week. La modella è stata intervistata da BBC Radio 4 e da Vogue UK. «Penso che sia importante che le persone si sentano rappresentate quando sfogliano una rivista o mentre fanno shopping. Spero che la diversità non sia solo una moda», ha dichiarato alla rivista. Alla radio pubblica britannica, invece, Leomie Anderson ha confessato che non è la prima volta che si sente discriminata sul lavoro a causa della sua origine: ad esempio le è capitato di incontrare parrucchieri che non volevano sistemarle la capigliatura.

Se la moda è una questione di estetica, lo stilista è libero di scegliere da chi far rappresentare i propri capi di abbigliamento, verrebbe da dire. La discriminazione subita da Leomie Anderson, però – già di per sé grave – lo è ancora di più, proprio a causa del settore in cui lavora, che per sua natura produce un effetto di emulazione. Proprio per questo pochi giorni prima di denunciare l’episodio di razzismo, la top model aveva condiviso sul suo account Twitter la storia di Halima Aden, la prima modella a sfilare con il velo islamico in testa.

Foto copertina: dal profilo social di Leomie Anderson

 

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