Caos totale in Catalogna per il referendum, arrestati 11 funzionari del governo locale: «È attacco alle istituzioni del paese» | VIDEO

In Spagna si sta agitando lo spettro di una guerra civile. La Guardia Civile ha arrestato questa mattina 11 funzionari del governo locale, tra cui Josep Maria Jové braccio destro del vicepresidente catalano Oriol Junqueras. Quest’ultimo ha commentato la notizia con toni durissimi, dichiarando: «Stanno attaccando le istituzioni di questo paese, quindi i cittadini. Non lo permetteremo». Alla notizia degli arresti, migliaia di persone sono scese in piazza, per difendere l’istituzione catalana e protestare in maniera vibrante contro l’azione della Guardia Civile ordinata dal governo centrale di Madrid.

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CAOS CATALOGNA, GUARDA IL VIDEO DELLE PROTESTE

Oggetto del contendere è sempre il referendum per l’indipendenza della Catalogna che dovrebbe celebrarsi il 1° ottobre. La Corte Costituzionale spagnola lo ha considerato illegittimo e il governo centrale di Madrid ha fatto intendere che, anche in caso di svolgimento, non prenderà in considerazione il suo esito. Tuttavia, la Catalogna è intenzionata a portare avanti fino in fondo il processo decisionale circa la sua autonomia e sta mettendo in atto tutte le disposizioni necessarie per garantire il corretto svolgimento della consultazione il 1° ottobre.

CAOS CATALOGNA, LE REAZIONI POLITICHE

L’azione della Guardia Civile spagnola era proprio mirata a bloccare queste disposizioni, attraverso l’ingresso all’interno dei dipartimenti Affari economici, Esteri e della Presidenza dell’esecutivo regionale. Ma questa azione viene considerata una vera e propria violazione di un diritto da parte di molti esponenti politici locali. Ada Colau, sindaco di Barcellona, ha dichiarato «è uno scandalo democratico perquisire le istituzioni e arrestare cariche pubbliche per motivi politici. Difendiamo le istituzioni catalane».

Ora, il presidente della Catalogna Carles Puigdemont ha convocato una riunione d’urgenza del governo locale, mentre il premier Mariano Rajoy ha difeso l’azione delle forze di polizia: «Il governo tutela i diritti di tutti gli spagnoli – ha dichiarato in Parlamento – i giudici si sono espressi contro il referendum, come democrazia abbiamo l’obbligo di far rispettare la sentenza».

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