Da Udine arriva l’uovo sodo vegano: ecco l’idea di quattro studentesse

18/09/2017 di Gianmichele Laino

Un mix di ingredienti di origine vegetale e naturale, prevalentemente farine proteiche a base di legumi, oli vegetali, un gelificante e un sale speciale. Sono questi gli ingredienti di quello che è stato ribattezzato «uovo vegano», brevetto numero 100 dell’Università di Udine, ideato dalle quattro studentesse del corso di Scienze e Tecnologie Alimentari Francesca Zuccolo, Greta Titton, Arianna Roi, Aurora Gobessi. 

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Una vera e propria rivoluzione: il prodotto, infatti, è pensato per assomigliare in ogni sua componente a un uovo reale. Le caratteristiche organolettiche, infatti, sono inalterate e anche il sapore e la consistenza si avvicinano molto al prodotto della gallina. Un prodotto già pronto per il consumo che, se la sperimentazione dovesse andare avanti, andrebbe a conquistare ampie fette del mercato del vegan friendly, ultimamente in grandissima espansione (del resto, all’inizio del 2017, gli italiani che si dichiaravano vegani erano il 2,6%, in netto incremento rispetto agli anni precedenti).

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«Non chiamatelo uovo vegano per non creare confusione e ingannare i consumatori sulle reali caratteristiche del nuovo prodotto – protesta la Coldiretti in riferimento alla ricerca delle studentesse di Udine -: per valorizzare il risultato della ricerca senza cadere nell’equivoco delle fake news occorre rispettare il recente pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul fatto che i prodotti puramente vegetali non possono, in linea di principio, essere commercializzati con denominazioni, come ‘lattè, ‘crema di lattè o ‘pannà, ‘burrò, ‘formaggiò e ‘yogurt’, che il diritto dell’Unione riserva ai prodotti di origine animale».

Ma le ragazze non ci stanno e, sorprese dalle polemiche che la loro ricerca ha scatenato, difendono la genuinità del loro progetto: «Ci è stato chiesto di inventare un prodotto alimentare che sul mercato non esiste – ha spiegato Francesca Zuccolo, una delle quattro studentesse che hanno lavorato al cosiddetto uovo vegano -. La polemica di alcune associazioni è sterile: il prodotto non è stato ancora commercializzato e non si capisce come possa trarre in inganno il consumatore se non è sul mercato».

Insomma, per vederlo sul mercato, forse, bisognerà aspettare un po’ di tempo (anche se le sue potenzialità a livello di marketing restano altissime). Nel frattempo, si possono enunciare tutti gli aspetti positivi di un prodotto gluten-free e senza colesterolo, che però al momento ha una formula segretissima. E che rappresenta una vera e propria punta di eccellenza della ricerca di settore italiana.

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