Il sindaco di Firenze Nardella e la frase sul caso delle americane di Firenze

09/09/2017 di Redazione

Oggi Dario Nardella, sindaco di Firenze, dopo la denuncia di due studentesse americane di violenza sessuale nei confronti di due carabinieri in servizio dichiara così (dopo almeno 24 ore dallo scoppio del caso sui media):

E’ importante che gli studenti americani imparino, anche con l’aiuto delle università e delle nostre istituzioni, che Firenze non è la città dello sballo. Firenze è una città vivace, accogliente, plurale, ricca di opportunità culturali e di svago, ma credo che dal punto di vista delle regole e del buon comportamento non abbia niente di diverso da tante città americane. Questo ovviamente al netto del gravissimo episodio di cui stiamo parlando, perché il fatto ha riacceso i riflettori anche sul modo con cui i giovani studenti stranieri vivono la nostra città. Mi piacerebbe che fossero più integrati nella vita culturale e collettiva, e non considerassero Firenze soltanto una Disneyland dello sballo.

LEGGI ANCHE > LA BUFALA SULLA POLIZZA ANTISTUPRO DELLE STUDENTESSE AMERICANE, INGIUSTAMENTE ATTACCATE

Ovviamente, davanti a un’Italia divisa tra il garantismo e chi chiede la stessa attenzione che ci fu per le violenze di Rimini queste frasi pesano. Non sono passate inosservate.

Alle 18.50 il sindaco ha cercato di correggere il tiro. «L’eventuale stato di ebbrezza in cui potevano trovarsi le due ragazze che hanno denunciato di essere state violentate dai carabinieri non può rappresentare nessuna attenuante a quanto sarebbe accaduto», ha dichiarato. «Anzi – ha aggiunto – aver agito in un quadro di difficoltà in cui si sarebbero trovate le due giovani può solo aggravare il quadro di quanto successo». «Ho parlato con il console generale Usa a Firenze – aggiunge il sindaco – cercheremo con il consolato e le università di proteggere studentesse americane a Firenze perché non siano vulnerabili e vivano la città in allegria e sicurezza». Dietrofront. Niente Disneyland.

Share this article