L’amarezza del padre della piccola Sofia: «Trattati come malavitosi dopo il suo decesso per malaria»

08/09/2017 di Redazione

Marco Zago si è sfogato su Facebook dopo la scomparsa di sua figlia, la piccola Sofia di quattro anni, deceduta agli Ospedali Civili di Brescia per malaria. La causa della scomparsa, è stato accertato, è stata individuata come encefalopatite malarica. Il papà della povera bimba ha affidato a un post sul social media la sua amarezza per come sia trattata la figlia dopo il suo decesso: i familiari non sono informati di cosa le succeda ora che i medici stanno effettuando le ricerche per capire come abbia preso la malaria.

L’AMARO SFOGO DEL PADRE DELLA PICCOLA SOFIA MORTA PER MALARIA

«Purtroppo ammalarsi in Italia non è una sfortuna, ma una colpa. Impotenti ci si sente nell’apprendere dai giornali che il corpo di tua figlia è sotto sequestro prima e verrà sottoposto ad autopsia poi, senza esser stati minimamente informati, neanche si trattasse dei beni di un malavitoso».  Un’amarezza comprensibile, visto il dolore che sta attraversando questa famiglia trentina. Per sapere con esattezza il ceppo malarico responsabile della morte della piccola Sofia servirà altro tempo: la relazione medica arriverà tra 2 mesi. Serve sapere se il ceppo di plasmodio sia lo stesso per la bambina scomparsa e per le due piccole del Burkina Faso che erano ricoverate nello stesso ospedale dove era stata portata Sofia dopo che si era ammalata in modo grave.

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Se questa ipotesi fosse confermata l’ipotesi del contagio all’interno dell’ospedale Santa Sofia di Trento sarebbe la più probabile. In caso contrario si rafforzerebbe invece l’ipotesi che la piccola Sofia sia stata punta da una zanzara anofele sulla spiaggia di Bibione, anche se per ora i responsabili sanitari del Veneto negano che questi animali possano esser presenti in Veneto, vista la differenza di condizioni ambientali con le zone subtropicali.

Foto copertina: Ansa/Facebook

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