La Rai taglia lo stipendio di Fabio Fazio e Bruno Vespa

La Rai ha ridotto il compenso economico di Fabio Fazio e Bruno Vespa.  Due dei volti principali di Rai Uno della prossima stagione hanno subito un taglio alla loro remunerazione dopo il consiglio d’amministrazione della TV e radio pubblica che ha approvato i loro contratti. Come proposto dal nuovo DG Mario Orfeo, Bruno Vespa guadagnerà circa il 30% in meno rispetto alla scorsa retribuzione. Il compenso annuale passa da 1 milione e 800 mila euro a 1 milione e 200 mila, per la realizzazione di un numero comparabile di puntate di Porta a Porta, circa 120 nel corso della stagione che parte a settembre e finisce a giugno.

IL TAGLIO DELLO STIPENDIO RAI DI BRUNO VESPA

Vespa avrà un contratto biennale, con opzione per confermarlo per un terzo anno, come già per i precedenti due contratti. Il giornalista ha spiegato di essersi reso disponibile a questa riduzione di compenso in segno di solidarietà ai dirigenti Rai che hanno subito un forte taglio retributivo per l’entrata in vigore del tetto salariali alle figure apicali della PA. Bruno Vespa auspica che il tetto dei 240 mila euro sia rapidamente rivisto perché altrimenti la Rai come le altre aziende pubbliche non saranno più competitive sul mercato per attrarre i migliori dirigenti. Il Cda ha approvato anche il nuovo contratto di Fabio Fazio, la cui retribuzione personale è stata aumentata rispetto al passato.

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QUANTO GUADAGNA FABIO FAZIO IN RAI

In riferimento alle cifre dell’intesa per la nuova edizione di Che tempo che fa su Rai Uno si nota però come la Rai pagherà 800 mila euro in meno del previsto alla società di Fazio che produrrà il programma, l’Officina. Fabio Fazio guadagnerà 2,8 milioni di euro l’anno per i prossimi quattro anni. I contratti degli artisti evidenziano come la Rai abbia deciso di non rispettare il tetto dei 240 mila introdotto nel 2014, per non perdere personalità di spicco della TV pubblica. Il Fatto Quotidiano ironizza su come anche Bruno Vespa, un giornalista, sia considerato un artista dalla Rai.

Foto copertina: ANSA / MATTEO BAZZI