Nonleggerlo accusa Travaglio di copiare i suoi pezzi

Travaglio ha copiato diversi passaggi della selezione del peggio della rassegna stampa italiana curata da Nonleggerlo sull’Espresso, un’accusa partita dallo stesso Nonleggerlo. La firma del settimanale, uno dei blogger più apprezzati del nostro Paese, molto seguito sui social media grazie alle sue segnalazioni su quanto di più assurdo sia pubblicato sulla stampa, ha pubblicato su Facebook e Twitter due ritagli di articoli di Marco Travaglio sottolineandone le similitudini.

TRAVAGLIO COPIA NONLEGGERLO, L’ACCUSA DELLA FIRMA DELL’ESPRESSO

I pezzi messi sotto accusa sa Nonleggerlo sono i penultimi «Ma mi faccia il piacere» del direttore del Fatto Quotidiano. Ogni lunedì Marco Travaglio cura per il suo giornale un collage delle dichiarazioni e titoli più assurdi letti sulla stampa. Un lavoro molto simile a quello che fa abitualmente Nonleggerlo, che propone abitualmente una rassegna più pop e meno politica, che però è stato fin troppo simile.

Nonleggerlo ha evidenziato gli stessi passaggi che si potevano leggere prima sulla sua rubrica per l’Espresso, e poi sugli editoriali del lunedì di Marco Travaglio. Le similitudini tra i due pezzi di Nonleggerlo e la rubrica Ma mi faccia il piacere» di Travaglio sono molto evidenti, anche se il loro lavoro è molto simile. Nonleggero ha commentato così sul suo profilo Facebook. «Ciao Marco Travaglio, sono felice tu legga e attinga ogni settimana dalla mia rubrica sul sito dell’Espresso, ma così mi sembra un po’ troppo. Un conto è trovare le dichiarazioni belle-pronte-impacchettate e limitarsi ad un copiaincolla. Un conto lavorarci una settimana setacciando rassegna stampa, trasmissioni tv, libri e trashume vario, per poi trascriverle e adattarle alla rubrica. Essù». Al momento il direttore del Fatto Quotidiano non ha risposto all’accusa. Sui social la maggior parte degli utenti ha dato ragione a Nonleggerlo, anche se qualcuno ha rimarcato come il lavoro di selezione di pezzi altrui possa talvolta produrre simili esiti.

Foto copertina: Daniela Parra Saiani/Pacific Press via ZUMA Wire