Terremoto, la vignetta di Famiglia Cristiana che offende Casamicciola

31/08/2017 di Redazione

Ha generato molto disappunto e anche proteste una vignetta pubblicata sull’ultimo numero del settimanale cattolico Famiglia Cristiana, ritenuta offensiva dagli abitanti di Casamicciola, il comune dell’isola di Ischia colpito dal terremoto dello scorso 21 agosto. L’immagine, firmata ‘Vignazia 17’, è intitolata «Casabusivamicciola» e fa riferimento agli abusi edilizi realizzati negli anni nell’area ferita dal sisma, che si sospetta abbiano contribuito oggi ad aggravare il bilancio dei danni delle scosse. È stata preparata perfino una lettera di lamentele per interessare il Papa.

VIGNETTA OFFENDE CASAMICCIOLA, COMUNE DIVENTA «CASABUSIVIVAMICCIOLA»

Nella vignetta, su un fondo azzurro compare un omino che consulta uno stradario. Davanti a lui c’è un segnale stradale che indica l’inizio di un comune. La scritta è, appunto, «Casabusivamicciola». Le proteste sul web sono partite dalla considerazione che il messaggio lanciato da Famiglia Cristiana «non dovrebbe partire dalla stampa cristiana», soprattutto in presenza di due vittime del terremoto. Qualcuno, come l’avvocato Mario Sacco, ischitano d’adozione, ha anche contattato la rivista annunciando il ricorso alle vie legali.

 

Casamicciola
(Immagine da Famiglia Cristiana)

 

VIGNETTA OFFENDE CASAMICCIOLA, SCUSE DI FAMIGLIA CRISTIANA

Dal settimanale cattolico è poi giunto un messaggio di scuse. La direzione ha fatto sapere: «Dispiace che qualcuno si sia sentito offeso dalla vignetta di Vignazia pubblicata su Famiglia Cristiana n. 36. Non era nelle intenzioni del disegnatore né del settimanale ferire la sensibilità di alcuno. Perciò chiediamo scusa se questo è avvenuto. La vignetta invitava semplicemente a riflettere, come tutte le vignette del nostro settimanale, utilizzando lo strumento della satira, che per sua natura presenta il rischio di letture ambivalenti e contraddittorie». «Non era perciò – ha continuato la direzione – rivolta agli ischitani, cui Famiglia Cristiana, nello stesso numero, ha dedicato un ampio servizio, intervistando il pompiere eroe che ha salvato i tre coraggiosi fratellini, bensì al fenomeno dell’abusivismo, da cui, come è stato rilevato da tutti i mass media, Ischia non è esente». «Secondo un rapporto di Legambiente – ha proseguito Famiglia Cristiana -, la Campania è in testa alla classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento costiero. Solo nel 2017 e sul suo territorio e’ commesso il 20,3 per cento dei reati totali inerenti la cementificazione. In particolare, solo per il Comune di Ischia sono state presentate 7.235 domande di condono in 30 anni, 4.408 delle quali ancora da evadere ad aprile dello scorso anno». «Per non parlare – fa sapere ancora la direzione del settimanale – dei materiali scadenti utilizzati. Prendersela con una vignetta e con i giornalisti che si sono recati sul posto per raccontare quel che è accaduto non ha molto senso e non risolve il problema».

(Immagine da Famiglia Cristiana)

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