Niccolò Fabi frainteso da tutti, su Facebook si sfoga contro i giornalisti acchiappa-click: «Chi ha detto che mi ritiro?»

Ieri, i principali giornali e siti di settore aprivano con la notizia dell’addio alla musica da parte di Niccolò Fabi. Oggi è lo stesso cantautore a smentire queste voci con un lungo post – che sa anche un po’ di sfogo – su Facebook. «Ma dimmi te se mi tocca commentare un articolo che parla di me – esordisce sul social network -. In venti anni è la prima volta. E spero sia l’ultima».

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NICCOLÒ FABI, LA FAKE NEWS DEL SUO ADDIO ALLA MUSICA

Niccolò Fabi spiega la dinamica della bufala che si è rapidamente diffusa nella giornata di ieri: dopo aver rilasciato un’intervista, una frase è stata estrapolata dal contesto ed è diventata l’elemento principale dei titoli di giornalisti che lui definisce acchiappa-click: «Ora, che ai titolisti dei giornali, soprattutto online, interessi il sensazionalismo acchiappaclick più che la verità e la completezza dell’informazione è una triste evidenza nota a tutti – si sfoga il cantautore -. L’abbassamento del livello giornalistico e la pigra fiducia che, malgrado questo, molti continuano ad avere in tutto ció che si legge on line hanno delle conseguenze gravissime nella nostra vita sociale e culturale, soprattutto quando si trattano argomenti ben più rilevanti che il presunto addio alle scene di un cantautore di nicchia».

Ed ecco che Niccolò Fabi punta il dito sulle espressioni incriminate, non senza una certa ironia: «Nell’italiano che frequento frasi come ‘considero conclusa una fase artistica della mia carriera’, ‘non credo di poter andare oltre in un certo tipo di canzone’, ‘ho bisogno di una bella pausa in cui dedicarmi a progetti diversi’ non sono esattamente sinonimi di ‘addio alla musica‘ o ‘ritiro definitivo dalle scene’».

NICCOLÒ FABI, IL DURO SFOGO SUI SOCIAL NETWORK

Il cantautore romano, inoltre, precisa che a ottobre è in uscita un suo disco che rappresenta una sorta di antologia della sua produzione artistica e che a novembre si svolgerà, proprio a Roma, un importante concerto di fine tour. «L’idea che qualcuno che non mi conosce bene possa pensare che dietro a quel tipo di esternazioni ci sia il misero progetto di vendere qualche copia o biglietto in più mi fa rabbrividire – prosegue Fabi -. Voglio tranquillizzarvi. A chi pensa di acquistarli per assistere alla pantomima di un addio, per guardare da vicino le lacrime di un uomo che se ne va per sempre, o per possedere il suo testamento, a coloro consiglio di non farlo, di non comprarli assolutamente».

Infine, chiude il post con l’invito a non fidarsi mai dei titoli (specialmente di quelli online), di leggere integralmente gli articoli e, soprattutto, di approfondire le notizie. Nessun addio definitivo, dunque: Niccolò Fabi continuerà a vivere liberamente la sua vita da artista: «Potrei tornare tra due anni vestito in smoking rosa suonando in un gruppo salsa e merengue o in canotta tatuato di teschi in una band che fa solo cover dei Suicidal Tendencies. La libertà per cui ho lottato non contempla l’obbligo della scelta imperitura».

(Credit Image: © Pamela Rovaris/Pacific Press via ZUMA Wire)

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