Rimini, il racconto della trans peruviana, la vittima dimenticata

30/08/2017 di Redazione

La trans  peruviana, le cui generalità non sono state diffuse, è la vittima dimenticata dello stupro di Rimini, diventato un caso politico per la violenza bestiale subita da una turista polacca molestata da quattro persone. La probabile provenienza straniera degli stupratori, che sarebbero nordafricani, ha acceso ulteriormente la polemica politica, così come il commento  su Facebook del mediatore culturale pakistano sulla violenza.

LA TRANS TESTIMONE DECISIVA DELLE INDAGINI SULLO STUPRO DI RIMINI

Dopo il pestaggio dell’amico e la violenza sessuale sulla ragazza polacca il branco ha compiuto un altro stupro contro una transessuale peruviana. La trans è il vero testimone chiave delle indagini della procura di Rimini. I due ragazzi polacchi, comprensibilmente, sono stati sconvolti dalla violenza subita, e i loro racconti sono stati meno precisi rispetto alle informazioni dalla trans peruviana. Il Quotidiano Nazionale riferisce come grazie ai dettagli forniti dalla prostituta gli investigatori abbiano potuto individuare i quattro violentatori, ripresi dalla telecamere di sorveglianza durante la loro notte di follie.

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IL RACCONTO DELLA TRANS DELLO STUPRO DI RIMINI

«A differenza dei ragazzi, devastati e frastornati, nonostante quello che ha subìto lei è stata in grado di essere molto precisa e ha dato una descrizione dei componenti del branco che sta aiutando molto gli investigatori. Due con la pelle più chiara e due più scura, ha detto, raccontando nei dettagli anche come erano vestiti». La trans ha implorato i suoi violentatori, bestiali dal suo racconto, di usare almeno il preservativo. Solo due però hanno accolto la sua richiesta prima di stuprarla. Ora la transessuale peruviana, dopo i primi soccorsi, non è più rintracciabile e ha rifiutato gli aiuti offerti dal comune di Rimini.  Ancora spaventata per quanto subita, come le sue colleghe che offrono il loro corpo sulle strade della città romagnola, che secondo il Resto del Carlino avvertono le forze dell’ordine ogni volta che sono avvicinate da nordafricani.

Foto copertina: ANSA/MANUEL MIGLIORINI

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