Paese che vai, legge sulla bestemmia che trovi: dove diventa un reato?

28/08/2017 di Redazione

Insultare un santo può costare caro se ci si trova nel Paese sbagliato. Il rapporto compilato dalla United States Commission on International Religious Freedom ha guardato al peso delle leggi relative alla blasfemia nel mondo, varando una classifica che evidenzia i modi per sanzionare chi manca di rispetto alla religione della maggioranza della popolazione. Ne risulta che evocare a sproposito il nome di Allah può portare alla pena capitale nelle nazioni mussulmane come Iran, Pakistan oppure Egitto. Alex Foti ha cercato di approfondire la questione in un servizio realizzato per Business Insider Italia.

BESTEMMIARE REATO: BEN 72 PAESI NEL MONDO HANNO STABILITO SEVERE PUNIZIONI

Anche se le Nazioni Unite si sono schierate contro le leggi che puniscono parole e atti blasfemi in quanto in contraddizione con la libertà di espressione e di religione individuale, uno studio rivela che sono ben 72 le nazioni del pianeta che hanno legiferato duramente in tale materia. Lo scenario che ne emerge raccoglie atteggiamenti relativamente rilassati al problema, nel caso dei Paesi ex comunisti, fatta eccezione dell’ortodossa Russia e della cattolica Polonia, oppure in realtà che introducono pesanti norme per difendere la sacralità bovina cara gli indù. A ciò si contrappongono l’Olanda e la Danimarca, che hanno eliminato dal codice penale il reato di blasfemia rispettivamente nel 2012 e nel giugno dell’anno in corso.

BESTEMMIARE REATO: LE CONSEGUENZE PER LA SATIRA E LE FRASI DETTE IN TELEVISIONE

Ma cosa succede se la satira supera i limiti del concetto di offesa religiosa? Posizioni divergenti sono emerse nel dibattito occidentale del diritto in merito alle vignette su Maometto di Jyllands Posten oppure di Charlie Hebdo. In Irlanda, per l’appunto, è stata introdotta una legge nel 2010 che punisce gli insulti alla cristianità sulla base dell’articolo 40 della loro Costituzione. Ecco perché quest’anno il commediante inglese Stephen Fry è stato indagato per alcune frasi che mettevano in dubbio l’esistenza di Dio durante una trasmissione irlandese. Nell’imbarazzo generale, il governo ha poi deciso di lasciar cadere l’inchiesta.

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BESTEMMIARE REATO: IN ITALIA NE PARLA L’ARTICOLO L’724 DEL CODICE PENALE

Tornando in Italia, l’articolo di riferimento del codice penale afferma che «Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da cinquantuno euro a trecentonove euro». Due anni fa a Milano è stato raffigurato il Papa in atteggiamenti sessuali con un suo assistente: l’artista fu condannato per vilipendio della religione cattolica, precisando che unicamente le persone qualificate ed esperte possono permettersi di criticare la religione.

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