Abid Jee rischia il posto da mediatore per un commento orribile sullo stupro di Rimini

28/08/2017 di Redazione

Abid Jee rischia il posto di lavoro per un commento orribile sullo stupro di Rimini. Il giovane residente a Bologna che lavora come mediatore culturale presso la cooperativa  Lai-momo all’hub regionale di via Mattei, dove vengono smistati i migranti poi ridistribuiti in tutta la regione, ha scritto parole terrificanti sulla pagina Facebook del Resto del Carlino.

IL TERRIBILE COMMENTO DI ABID JEE SULLO STUPRO DI RIMINI

«Lo stupro è peggio ma solo all’inizio, poi la donna diventa calma ed è un rapporto normale». Il commento è stato rimosso dallo stesso Abid Jee dopo poco tempo, dopo che sulla pagina Facebook del quotidiano emiliano si erano scatenate decine di risposte durissime contro parole oggettivamente inqualificabili. Il giovane ha chiuso il suo profilo Facebook, ma ciò non ha impedito che sotto il suo ultimo post pubblico, di quattro mesi fa, si scatenassero centinaia di insulti.

La cooperativa Lai-momo ha confermato come si tratti del profilo Facebook di Abid Jee, un loro dipendente.

In merito al commento sulla pagina Facebook del Resto del Carlino concernente i gravissimi fatti di Rimini, abbiamo verificato e confermiamo che si tratta del profilo Facebook di un nostro dipendente. Ribadiamo la nostra ferma condanna delle affermazioni contenute in questo post, in quanto profondamente contrarie ai principi che sono alla base del nostro pensiero e del nostro modo di lavorare. Stiamo prendendo tutti i provvedimenti necessari e confidiamo di potervi aggiornare in merito al più presto

 

La cooperativa sembra alludere a un possibile licenziamento per l’orribile commento su Facebook. Le parole di Abid Jee hanno immediatamente creato una forte polemica, e la capogruppo leghista in comune a Bologna Lucia Borgonzoni ha affermato di voler denunciare il cooperante per quanto scritto. Sul suo profilo Facebook il giovane ha scritto di esser nato a Crotone e di vivere a Bologna.

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