Incendi in un campo rom a Scampia. Il sacerdote accusa: «Roghi dolosi per fare pulizia»

Un incendio divampato nella giornata di ieri che non è ancora stato del tutto domato. Una zona difficile com’è quella di Scampia. La denuncia di un gesuita che da anni è presente sul territorio. Nel quartiere di Napoli, un rogo molto vasto è stato circoscritto dai vigili del fuoco, aiutati anche dalla polizia. Ma le cause di quanto accaduto sono ancora tutte da accertare.

LEGGI ANCHE > Sorelle rom morte a Roma, il camper incendiato per vendetta

INCENDIO CAMPO ROM SCAMPIA, LA DINAMICA

Lì vicino c’è un campo rom, in via Cupa Perillo, un luogo estremamente complesso, sia per le condizioni in cui vivono gli accampati, sia per i continui contrasti con i residenti della zona. Padre Domenico Pizzuti non ha dubbi: «L’incendio è di natura dolosa ed è stato appiccato per fare terra bruciata del campo rom». Il gesuita ha raccolto anche diverse testimonianze che confermerebbero la sua teoria: «Da testimonianze raccolte – continua -, è ipotizzabile che la diffusione dell’incendio sia attribuibile anche ad altre mani. C’è tutto l’interesse affinché il campo rom sparisca».

Ma l’incendio ha causato anche altri danni. All’interno dell’area interessata dalle fiamme, infatti, si trovavano anche 14 mezzi dell’Asia, la società municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Napoli. Probabile che il rogo sia partito da un’automobile. Meno plausibile l’ipotesi di un incendio causato da un maldestro tentativo di dar fuoco a rifiuti.

INCENDIO CAMPO ROM SCAMPIA, LE IPOTESI

Rifiuti che, effettivamente, sono stati interessati dalle fiamme: presenti, a ridosso del campo rom, diversi oggetti di materiale plastico, la cui combustione ha causato un cattivo odore e una densa nube nera. «L’incendio di evidente origine dolosa è di una gravità inaudita – ha detto il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris – L’area interessata è vastissima ed anche l’autoparco della nostra azienda di igiene urbana, Asia, ha subito danni enormi. Dal momento che l’area di Cupa Perillo era anche interessata in queste settimane da interventi istituzionali e sociali importanti che si stanno realizzando e che sono decisivi è assai sospetta la tempistica degli incendi, con più focolai in diversi punti». Dietro all’incendio, la terrificante idea di un tentativo di fare una vera e propria pulizia etnica.

(FOTO da account Twitter @GabrieleCorrado)

Share this article