Un po’ di chiarezza sul femminicidio: in Italia, le donne muoiono meno che altrove

Il femminicidio è uno degli episodi di cronaca più odioso in assoluto. Ma, da un’analisi dei numeri, si scopre che non è affatto un fenomeno tutto italiano. Anzi. Nonostante i tanti casi che ogni giorno ascoltiamo in televisione o leggiamo sui vari media, il nostro Paese ha un tasso di femminicidi inferiore rispetto a tutti gli altri Paesi che rientrano nell’analisi dell’United Nations Office on Drugs and Crime. Si tratta di 32 nazioni, tra Europa e Nord America e l’Italia – per fortuna – è il fanalino di coda della classifica derivante da queste stime.

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FEMMINICIDIO NUMERI, I DATI SULLA DIMINUZIONE DEL FENOMENO

Ovviamente, non è il caso di usare toni trionfalistici: nel nostro Paese, infatti, nel periodo 2004-2015 ci sono stati 0,51 omicidi volontari ogni 100 mila donne residenti, contro la media di 1,32 dei dati raccolti dall’UNODC. Tuttavia, a fronte di una generale tendenza alla diminuzione dei femminicidi (la media è del -14%), in Italia il calo è pari al -5% rispetto al precedente quinquennio 2006-2010.

L’altro dato da prendere in considerazione è quello che vede l’Italia collocarsi nella migliore posizione per femminicidi commessi dal partner o dall’ex partner (0,23 ogni 100mila donne residenti). Negli altri Paesi, invece, questo valore resta più alto, con una media generale dello 0,52. Tuttavia, sono quasi sempre i partner attuali a essere gli artefici principali dei femminicidi in Italia: gli ex, secondo i dati UNODC, uccidono nel 6% dei casi, mentre gli attuali partner uccidono nel 40% dei casi. Per quanto riguarda il resto dei femminicidi, i responsabili possono essere parenti (20%), conoscenti (6%) o assassini non conosciuti dalla vittima (18%). Nel 9% dei casi, l’identità dell’autore dell’omicidio non è conosciuta.

FEMMINICIDIO NUMERI, COSA ACCADE NEGLI ALTRI PAESI?

Guardando invece al di fuori dei confini dell’Italia, i Paesi più «pericolosi» per le donne sono gli Stati Uniti e la Russia, mentre Norvegia, Albania e Grecia sono gli unici Paesi in cui i femminicidi non sono diminuiti rispetto al quinquennio 2006-2010.

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