Terremoto a Ischia, magnitudo aggiornata a 4.0. Le polemiche

È già partito il ballo delle polemiche sulla magnitudo del sisma che ha colpito Ischia alle 20.57 di oggi. Originariamente, era stata indicata l’intensità di 3.6 gradi della scala Richter, mentre intorno alla mezzanotte l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha aggiornato il valore, portandolo a 4.0. Indicazioni diverse anche per quanto riguarda la profondità del sisma: all’inizio, il terremoto era stato rilevato a 10 chilometri di profondità, mentre l’aggiornamento del dato ha contribuito alla correzione della stima iniziale, portandola a 5 chilometri di profondità.

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TERREMOTO ISCHIA MAGNITUDO AGGIORNATA

Sui social network e tra i commentatori erano state sollevate delle perplessità circa la violenza distruttiva di un terremoto di «soli» 3.6 gradi della scala Richter. L’aggiornamento dei dati, tuttavia, compresi quelli sulla profondità, offre qualche delucidazione in più circa i danni che sono stati causati dal sisma sull’isola.

Il nuovo valore è riportato sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e si riferisce alla magnitudo calcolata sulla base della durata dell’evento (MD). Il precedente valore di 3.6 si riferiva invece alla magnitudo locale (ML). I sismologi del Centro Nazionale Terremoti dell’Ingv sono al lavoro per calcolare il valore definitivo.

TERREMOTO ISCHIA MAGNITUDO, LE PAROLE DI ENZO BOSCHI

Potrebbero esserci infatti anche delle nuove oscillazioni sul valore della magnitudo. A sollevare dei dubbi è l’ex presidente dell’Ingv Enzo Boschi che su Twitter aveva parlato inizialmente di una sottovalutazione dell’evento sismico (quando veniva dato a 3.6 gradi), sottolineando anche come l’Osservatorio Vesuviano (una sezione dell’Ingv) aveva parlato da subito di un terremoto di 4.0 gradi a 5 chilometri di profondità. In più, ha riportato anche un dato dell’istituto di geofisica statunitense, l’Usgs, che aveva segnalato la magnitudo del terremoto a 4.3 gradi della scala Richter.

«Da quello che sappiamo finora il terremoto è di origine tettonica e non vulcanica – ha spiegato il presidente attuale dell’Ingv, Carlo Dogliani – Casamicciola è nota per i terremoti: nel 1883 se ne verificò uno di magnitodo 5.8 che fece 2.300 morti». Dall’ordine dei geologi campani, invece, è stata segnalata l’ombra dell’abusivismo e dell’assenza di verifica sismica sulle strutture: non si spiegherebbe altrimenti – secondo l’ordine – una distruzione tale per un terremoto di una potenza relativamente bassa.

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