Uova contaminate dal fipronil, due positività in Italia

21/08/2017 di Redazione

Il caso delle uova contaminate dal fipronil (insetticida utilizzato nella pratica veterinaria contro pulci, pidocchi, acari e zecche e parassiti in genere, ma vietato sugli animali destinati alla catena alimentare) coinvolge anche l’Italia. Il ministro della Salute ha reso noto che nell’ambito dei controlli compiuti dagli Istituti zooprofilattici su 114 dei campioni esaminati su uova, prodotti derivati e alimenti sono state rilevate due positività. È stata fatta «conseguente segnalazione alle Regioni e Asl competenti territorialmente per ulteriori accertamenti sulla fonte di contaminazione e l’adozione, in esito ad essi, di eventuali provvedimenti restrittivi».

UOVA CONTAMINATE, IL MINISTERO ANNUNCIA DUE POSITIVITÀ IN ITALIA

In una nota si legge: «Il Ministero della salute, in collaborazione con le autorità sanitarie regionali e il Comando Carabinieri per la tutela della salute ha proseguito nella scorsa settimana un’intensa attività di monitoraggio su uova, prodotti derivati e alimenti che li contengono, sia di provenienza estera che nazionale, per la ricerca di eventuali contaminazioni da fipronil». Ad oggi, rende noto il Ministero, sono stati effettuati «42 campionamenti conoscitivi dai Nas su prodotti trasformati contenenti Uova o derivati, prelevati nei negozi e supermercati su disposizione del Ministero del 14/8; 181 campionamenti dalle Regioni, nell’ambito del Piano di ricerca su pollame, uova, derivati disposto dal Ministero il giorno 11/8; 60 campionamenti dagli Uffici periferici del Ministero della salute per gli adempimenti comunitari (Uvac), per merci provenienti dai Paesi interessati dall’allerta». Il Ministero inoltre aggiunge che «sono stati inoltre gestiti, con segnalazioni alle autorità territoriali e attività di rintraccio, i sei messaggi sul sistema di allerta comunitario Rasff che riguardavano anche l’Italia. L’attività delle autorità sanitarie centrali e periferiche prosegue, anche alla luce di quanto concordato nel corso di una riunione di verifica e coordinamento con le autorità regionali e i Carabinieri Nas in corso questa mattina presso il Ministero».

 

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UOVA CONTAMINATE, COLDIRETTI CHIEDE L’ELENCO DEI PRODOTTI COINVOLTI

La Coldiretti ha chiesto di fare i nomi delle aziende coinvolte, di pubblicare subito (come è avvenuto in Francia) l’elenco dei prodotti coinvolti e togliere il segreto sulla destinazione finale di tutti i prodotti alimentari importati rendendo pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero. Il presidente della principale associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana Roberto Moncalvo ha affermato: «Di fronte alle emergenze sanitarie provenienti dall’estero che si ripetono nell’alimentare occorre intervenire subito con la trasparenza dell’informazione per evitare allarmismi che danneggiano imprese e consumatori». La Coldiretti sottolinea che lo «scandalo delle Uova contaminate con l’insetticida Fipronil e commercializzate in Europa riguarda esclusivamente quelle importate dall’estero» e ricorda che le uova italiane possono essere riconosciute poiché è presente l’indicazione di origine su ogni guscio, «anche se è necessario migliorarne la visibilità scrivendo chiaramente per esteso, anche sulle confezioni e sui cartoni, da dove arrivano».

UOVA CONTAMINATE, COME RICONOSCERE I PRODOTTI ITALIANI

La Coldrietti ricorda anche che sul guscio delle uova di gallina è presente un codice che con il primo numero consente di risalire al tipo di allevamento (0 per biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 nelle gabbie). La seconda sigla indica invece il Paese d’origine (ad esempio IT). Seguono poi le indicazioni relative al codice ISTAT del Comune, alla sigla della Provincia e, infine il codice distintivo dell’allevatore. La produzione italiana di 12,9 miliardi di Uova, prodotte da 41,6 milioni di galline in 1.600 allevamenti, «è sicura ed in grado di soddisfare praticamente l’intero fabbisogno nazionale», «nonostante questo l’Italia ha importato dall’Olanda 610mila chili di uova in guscio di gallina nei primi cinque mesi del 2017 ai quali si aggiungono però anche 648mila chili di derivati mentre non sono quantificabili gli alimenti venduti come paste e dolci realizzati con le Uova a rischio», conclude la Coldiretti.

 

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UOVA CONTAMINATE, ESCLUSE CONSEGUENZE PER LA SALUTE UMANA

Giuseppe Ruocco, a capo della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute, ha spiegato che i due campioni risultati positivi al fipronil sono stati trovati in un centro di imballaggio di uova nelle Marche e in un laboratorio artigianale di pasta all’uovo nel Lazio. Ruocco ha spiegato anche che «pur superando il valore limite», la presenza dell’insetticida fipronil «è molto sotto la soglia di tossicità acuta». Sono escluse quindi conseguenze per la salute umana. Il fipronil è una sostanza che «deve essere assente» negli alimenti, Ruocco ha però rassicurato sul fatto che «non si accumula, perché viene eliminata» dall’organismo.

UOVA CONTAMINATE, CAMPIONI RITIRATI

I lotti in cui sono stati trovati i campioni risultati positivi sono stati ritirati. Sono in corso accertamenti per risalire all’origine della catena della contaminazione. Nello stabilimento di confezionamento nelle Marche il campione trovato ieri sera era di Uova in guscio, nel laboratorio di pasta artigianale il campione risultato positivo era di ovoprodotti, cioè uova pastorizzate, lavorate per l’uso in altri prodotti alimentari.

(Foto Dpa da archivio Ansa)

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