Mohamed Rmaily, l’italo-marocchino di cui Giornalettismo ha pubblicato lo sfogo, ospite alla Vita in Diretta

18/08/2017 di Redazione

Mohamed Rmaily, l’italo-marocchino che lo scorso aprile è scampato all’attacco terroristico di Stoccolma, è ospite a La Vita in Diretta, durante la puntata speciale sull’attentato di Barcellona. Era stato proprio Giornalettismo, qualche ora fa, a diffondere il post di Rmaily, in cui il 28enne trevigiano, spigava di essere stufo di doversi dissociare dal terrorismo solo perche musulmano. È stato proprio Rmaily ad annunciare in un post su Facebook la sua partecipazione al programma.

Mohamed-Rmally

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«Io mi sono rotto i coglioni di leggere gente che chiede a me solo in quanto musulmano di dissociarmi da queste bestie assassine. Io non mi dissocio da qualcosa alla quale non mi sono mai associato per sentire il dovere morale di dissociarmi», ha scritto questa mattina Mohamed Rmaily sul suo profilo Facebook.

«La dissociazione – ha scritto Rmaily sul suo profilo – implica in sé un’associazione. Mi dissocio in quanto essere umano colpito e frustrato da leggere che ormai la nostra libertà è in reale pericolo, perché lì in quel preciso momento potevo esserci anch’io a Barcellona così come mi sono trovato a Stoccolma e Istanbul durante gli attentati. Ma tu che mi chiedi di disocciarmi hai ben chiaro che chi si metta alla guida di un camion e investe all’impazzata chiunque lì capiti sotto torchio se ne frega di me come di te. Io i traumi di un camion schiantato a poca distanza li porto ancora dentro di me e saranno una ferita inguaribile».

MOHAMED RMAILY ALLA VITA IN DIRETTA

In collegamento telefonico con La Vita in Diretta, Mohamed Rmaily ha ribadito quanto scritto nel suo post: «È stato uno sfogo, perché spesso noi musulmani siamo accusati di connivenza con il terrorismo: mi sono sentito in dovere di scriverlo, per ribadire che il terrorismo non fa parte della mia cultura, del mio essere». E aggiunge: «Non mi sento in dovere di dissociarmi, ma solo di condannare, perché a Barcellona potevo esserci anche io. La Rambla è popolata di tantissimi musulmani e di tantissimi ragazzi nordafricani».

MOHAMED RMAILY ALLA VITA IN DIRETTA: «ECCO COME SONO SCAMPATO ALL’ATTENTATO DI STOCCOLMA»

Mohamed Rmaily era a Stoccolma come studente erasmus, quando un camion, lo scorso 7 aprile, è piombato sulla folla, facendo 4 morti e 12 feriti. L’italo-marocchino si trovava proprio sul luogo dell’attentato. A La Vita in Diretta ha raccontato come è riuscito a mettersi in salvo: «Io a Stoccolma paradossalmente ho trovato rifugio in una chiesa protestante e lì mi sono sentito protetto. Sono scappato da uno che uccideva in nome della mia religione e ho trovato protezione in una chiesa. Questo me lo porterò sempre con me».

 

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