Ong, è scontro nel governo: Minniti ha pensato alle dimissioni

08/08/2017 di Redazione

La questione delle ong e dell’accoglienza ai migranti rischia di far vacillare il governo. Appeso al filo, secondo le indiscrezioni del quotidiano La Repubblica, è il ministro dell’Interno Marco Minniti, autore del codice di comportamento che alcune organizzazioni non governative hanno sottoscritto e che viene osteggiato dalla maggior parte delle altre. Contro questo codice, mettendo in primo piano il salvataggio di vite umane, si è espresso il ministro dei Trasporti Graziano Delrio. E ora, tra i due, è scontro aperto.

LEGGI ANCHE > Perché le ong non vogliono firmare il codice di condotta italiano

MINNITI DIMISSIONI, LA TELEFONATA CON PAOLO GENTILONI

Minuti avrebbe addirittura avvisato il primo ministro Paolo Gentiloni: se dovessero esserci dubbi sul suo operato, il titolare del dicastero dell’Interno sarebbe pronto a fare un passo indietro. Il motivo del contendere sarebbe stato, tra le altre cose, il salvataggio effettuato nei giorni scorsi da Medici Senza Frontiere (che non ha sottoscritto il codice Minniti) con la collaborazione della Guardia Costiera (che dipende dal ministro dei Trasporti Delrio).

«Non può passare il concetto che il codice possa essere scavalcato così – avrebbe detto Minniti al telefono con Gentiloni -: alle altre ong che lo hanno sottoscritto cosa diciamo? E poi ho sentito dire che voglio mettere la polizia armata sulle navi delle ong. Ma si tratta di polizia giudiziaria e solo la magistratura può disporne l’invio quando lo ritiene opportuno».

MINNITI DIMISSIONI, LA DIFESA DI GENTILONI E MATTARELLA

Intanto, Minniti non si è presentato al consiglio dei Ministri di ieri, ufficialmente a causa di un ritardo. La sua assenza, però, ha fatto rumore e ha marcato le distanze (non ancora ricomposte) proprio con Graziano Delrio. Ma sull’operato del ministro dell’Interno c’è la difesa dello stesso presidente del Consiglio e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Sembra dunque scongiurato il rischio di una crisi e delle conseguenti dimissioni. Almeno per ora.

(Foto: ANSA / GIUSEPPE LAMI)

Share this article