Il personaggio della settimana: Neymar

04/08/2017 di Unfair play

Neymar da Silva Santos Júnior, meglio noto come “Tizio”, nasce il 5 febbraio 1992 quando i medici pagano la clausola rescissoria alla madre per partorirlo. Appena uscito dall’utero materno, il dottore gli dà il classico schiaffetto sul sedere e lui si butta per terra, cercando il rigore.

Talento precocissimo, sin da bambino è considerato una star in Brasile e va in giro indossando più sponsor di un giocatore del Napoli.

Dall’età di 13 anni viene ritenuto come l’erede naturale di Robinho, cioè un calciatore disposto a giocare ovunque, purché paghino bene.

A 14 anni passa un Provino col Real Madrid, ma il Santos gli offre 300 mila euro per restare. I Blancos non se la sentono di spendere così poco per un giocatore, quindi lo lasciano tornare in Brasile.

Sin da giovane è visto come un talento fuori dal comune e per lui si incominciano a sprecare paragoni illustri con Pelé, per via del suo fiuto per il gol, e con Altafini, per via della sua grande capacità di reggere l’alcol.

Dopo gli anni al Santos, approda al Barcellona nell’estate del 2013 e smentisce subito chi credeva fosse troppo leggero per il calcio europeo, prendendo peso grazie ad un aumento della massa muscolare e del gel nei capelli.

Insieme a Messi e Suarez forma lo straordinario tridente MSN, così denominato perché destinato a scomparire.

Nel 2015 realizza un gol nella finale di Champions vinta contro la Juventus, raggiungendo così l’ambito traguardo di diventare il millesimo giocatore della storia a compiere tale impresa.

Durante la sua carriera, Neymar viene spesso accusato di essere un simulatore, critica a cui il brasiliano ha replicato stizzito “AAAAAHHH”.

È la stella del Brasile nel mondiale casalingo del 2014 ma dopo aver trascinato la squadra nelle prime partite, un brutto fallo di Zuniga pone fine al suo torneo e lo costringe a guardare la semifinale contro la Germania da spettatore. Esattamente come i compagni.

Nelle Olimpiadi di Rio del 2016 è uno dei principali artefici della straordinaria conquista da parte del suo Brasile di una storica medaglia d’oro. Quella nei tuffi.

Soprannominato O Ney dai tifosi brasiliani che speravano di trovare un posto come titolista alla Gazzetta dello Sport, questo nomignolo gli viene affibbiato per rendere omaggio a Pelé e a Bruno Vespa.

Nell’agosto del 2017, passa al Paris Saint-Germain per la cifra di 222 milioni di euro, rendendo Neymar l’acquisto più costoso della storia dopo quello per il pacemaker che hanno dovuto comprare al suo commercialista quando ha saputo la notizia.

Con i 300 milioni di euro che riceverà come testimonial, Neymar diventerà l’uomo che il Qatar ha pagato di più per i Mondiali. Dopo Blatter.

Nonostante le polemiche scaturite dal suo trasferimento, va detto che questa operazione da 500 milioni di euro non viola il fair play finanziario. Lo irride.

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