I messaggi in chat degli ultrà della Juve: «Oggi ne abbiamo feriti 12 del Torino… va bene»

01/08/2017 di Redazione

«Oggi ne abbiamo feriti dodici, tutti del Torino. Va bene». È questo uno dei messaggi choc inviati in una chat di ultrà della Juventus riportati nella sentenza che lo scorso febbraio ha condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere il tifoso bianconero Giorgio Saurgnami, 29 anni, promotore finanziario, finito in galera per aver portato con sè allo stadio Olimpico, durante il derby del 26 aprile 2015, una bomba carta, averla lanciata nella curva primavera provocando lesioni a 11 supporter granata e aver aggredito steward prima e dopo la partita.

I MESSAGGI IN CHAT DEI TIFOSI ULTRÀ DELLA JUVE IN UNA SENTENZA DI CONDANNA

«Saurgnani non si limita a giocare a fare il black block; egli è davvero un black block delle tifoserie del gioco del calcio», hanno scritto i giudici nel verdetto. I messaggi scambiati in chat dall’ultrà juventino con il suo gruppo di amici bianconeri rappresentano la prova schiacciante che ha portato alla condanna. Grazie a quelle parole gli inquirenti sono riusciti a ricostruire quasi tutti i movimenti dei tifosi nella giornata del derby e soprattutto le loro intenzioni. I giudici parlano di «una continua esaltazione della violenza», una violenza fine a sé stessa, programmata all’espresso fine di «creare scompiglio». Saurgnani e il suo gruppo di ultrà non facevano parte delle tifoserie organizzate, ma agivano per creare disordine. E la loro violenza non era soltanto parlata, ma anche agita. E non si tiravano indietro se c’erano da coinvolgere anche estranei.

 

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I giudici hanno spiegato che il gruppo di 7 tifosi «comunicava tra loro tramite una chat denominata Sole a Genova». «Dodici feriti è il bilancio di oggi, tutti ovviamente feriti del Toro per le schegge delle bombe carta. Bene, insomma», «però purtroppo fuori dallo stadio neanche un contatto», è uno dei tanti scambi di battute tra i giovani ultrà. Nelle conversazioni in chat si fa riferimento anche ad altri episodi. «Se ci beccavano con il Verona, la bomba dentro bus pieno, la prendevamo», è un latro messaggio. La risposta di Saurgnani: «Strage, sarebbe bello averlo come capo d’imputazione per qualche partita; troppo poca gente, tentata strage, stupendo!». Nelle chat non si parlava mai di sport, ma solo di violenza.

(Foto della curva della Juve in una sfida casalinga di Champions League. Immagine da archivio Ansa. Credit: Massimiliano Ferraro / Pacific Press via ZUMA Wire)

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