Cozzo, madre e figlio incapace ridotti in schiavitù per rubare le loro pensioni

01/08/2017 di Redazione

Cozzo, un piccolo paese in provincia di Pavia, è stato teatro di una vicenda terrificante. Un figlio di 37 anni con gravi problemi psichici e sua madre di 78 anni sono stati tenuti imprigionati in un garage dal fratellastro dell’uomo e dalla sua compagna per rubare le loro pensioni. LM. E., nato nel 1964, fratellastro del 37enne, e S. T., nata nel 1979 sono stati arrestati dai carabinieri on l’accusa di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, riduzione in schiavitù, circonvenzione di incapace e abbandono di persona incapace. Il figlio e la madre erano segregati in un garage senza illuminazione, poco areato, e senza servizi igienici, dove erano costretti a vivere e dormire.

L’INCAPACE E SUA MADRE SCHIAVI A COZZO

Le due vittime di questa violenza sono state costrette per anni a espletare i propri bisogni fisiologici in secchi oppure in giardino, e per lavarsi usavano un tubo dell’acqua. Non possedevano alcun indumento a parte quelli che avevano addosso nel momento in cui i carabinieri li hanno liberati. Figlio e madre sono stati portati immediatamente all’ospedale per sottoporsi a cure mediche dopo anni di sevizie, che sarebbero iniziate secondo le prime ricostruzioni quando il nucleo familiare si è trasferito a Cozzo, in Lomellina. Come racconta la Provincia pavese, madre e figlio mangiavano solo una volta al giorno, ed erano terrorizzati dalla paura di subire violenze dai loro aguzzini.

L’ORRORE DI COZZO PER RUBARE LE PENSIONI A UN DISABILE MENTALE E ALLA MADRE

Per dormire la sfortunata famiglia aveva a disposizione solo due lettini in plastica da piscina con a fianco coperte e lenzuola,e contenitori utilizzati come servizi igienici. All’interno dell’abitazione era stato allestito un un impianto di videosorveglianza, collegato tra il garage e l’abitazione degli arrestati, usato per monitorare i movimenti delle due persone ridotte in sostanziale schiavitù. I carabinieri ipotizzano di perseguire anche reati di favoreggiamento per i vicini, nel caso in cui ci siano state persone che durante questi anni abbiano visto quanto succedeva nell’abitazione di Cozzo ma abbia preferito non denunciare nulla alle autorità.

Foto copertina: ANSA/CARABINIERI EDITORIAL USE ONLY

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