La ritorsione di Putin contro gli Usa di Trump: espulsione di massa per i diplomatici americani

31/07/2017 di Andrea Mollica

Putin contro Trump, ormai è ufficiale. Il presidente della Russia ha annunciato in una intervista con Vesti TV trasmessa domenica sera come il corpo diplomatico americano dovrà essere più che dimezzato.« Poiché più di mille lavoratori – diplomatici e personale a loro supporto – lavoravano e stanno ancora lavorano in Russia, 755 di loro dovranno fermare le loro attività nella Federazione russa». La misura è una conseguenza delle nuove sanzioni che il Congresso americano ha approvato a larghissima maggioranza, anche per superare l’eventuale veto presidenziale. Camera e Senato possono obbligare il presidente a controfirmare una legge a cui è contrario solo se la norma ottiene più dei 2/3 dei voti nelle due assemblee legislative.  Vladimir Putin ha rimarcato come la drastica riduzione del personale diplomatico americano dovrà esser rispettata entro il primo settembre.

LA RITORSIONE DI PUTIN CONTRO TRUMP E GLI USA

Un mese quindi, pochissimo tempo lasciato alla Segretaria di Stato, il ministero degli Esteri americano, per rispettare il diktat russo. L’espulsione dei 755 diplomatici appare un’evidente rappresaglia diplomatica che pone una fine definitiva alle speranze di un miglioramento delle relazioni tra le due superpotenze atomiche del mondo. Stati Uniti e Russia sono sempre più divise da interessi contrapposti in Siria, in Mediooriente, dove gli Usa anche con Trump hanno confermato il loro supporto alle monarchie del Golfo sunnite, mentre Mosca è saldamente al fianco di Assad e del suo principale sostenitore, l’Iran sciita, così come in Europa orientale. Gli Usa difendono la rottura dell’Ucraina dalla Russia, e il vicepresidente Mike Pence è stato in Estonia per annunciare che la Nato rafforzerà le difese missilistiche per evitare la temuta aggressione dei Paesi Baltici.

Foto copertina: Mikhail Klimentyev/Planet Pix via ZUMA Wire

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