La soluzione Calderoli: «Mandiamo i migranti sulle isole deserte d’Italia»

21/07/2017 di Redazione

Il vicepresidente del Senato della Repubblica Roberto Calderoli concorda con i rappresentanti austriaci sulla linea da assumere per la gestione dei migranti: collocarli sulle isole deserte. Una proposta che il parlamentare leghista avanza in seguito allo spunto del ministro degli esteri dell’Austria Sebastian Kurz, il quale vorrebbe interrompere il traghettamento dei migranti dalle isole d’Italia alla terraferma.

LEGGI ANCHE > Roberto Calderoli e l’algoritmo per sfornare milioni di emendamenti random

CALDEROLI MIGRANTI: «LAMPEDUSA HA GIÀ PAGATO»

Ancora una volta il senatore Calderoli alza la voce. L’esponente del carroccio dà ragione al Governo austriaco che propone di bloccare gli approdi degli immigrati sulla terraferma e di lasciarli direttamente sulle isole. Rilancia, invece, sulla questione di Lampedusa, siccome «la popolazione sta pagando un prezzo altissimo da questa invasione». Parole che sono state rimarcate da Totò Martello, sindaco di Lampedusa, eletto da poco più di un mese al posto di Giusy Nicolini.

CALDEROLI MIGRANTI: «USIAMO LE STRUTTURE DISMESSE SULE ISOLE»

Secondo l’ex ministro delle riforme istituzionali nel secondo governo Berlusconi: «In Italia ci sono diverse isole deserte, in alcune ci sono anche vecchi penitenziari abbandonati o vecchie caserme dismesse: portiamo lì gli immigrati richiedenti asilo che arrivano, allestiamo strutture apposite per ospitarli, sorvegliarli, identificarli il più in fretta possibile e rimpatriarli una volta appurato che sono irregolari».

In questo modo, precisa, si potrebbero rimpatriare in maniera più efficace tutti coloro che risulteranno essere irregolari o che non avranno le carte in regola per la permanenza in Italia. Ma la dichiarazione tocca punti ancora più delicati, ovvero i centri di accoglienza già dislocati sulla penisola. «Portiamo anche gli immigrati presenti nelle strutture di accoglienza. Questo – continua il responsabile dell’organizzazione e del territorio della Lega – per chi è già qui, perché è chiaro che l’unico strumento per fronteggiare l’invasione resta il blocco navale delle nostre acque territoriali». Il trattamento Calderoli sembra prevedere soluzioni sia per coloro che già vivono in Italia che i futuri migranti. Per questi ultimi, la soluzione viene ricondotta al blocco navale che si concretizzerebbe facendo tornare tutti i gommoni nei porti di partenza.

(FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Share this article