Siae, aperta procedura di infrazione contro l’Italia dall’UE

20/07/2017 di Redazione

Siae, l’Italia subirà una procedura di infrazione per il mancato rispetto della cosiddetta direttiva Barnier, che nel 2014 ha armonizzato a livello europeo la gestione dei diritti d’autore. L’obiettivo della normativa comunitaria era la liberazione della gestione dei diritti d’autore, che però non è stata rispettata finora dal nostro Paese, con il mantenimento sostanziale del monopolio della Siae. Secondo La Stampa, la Commissione UE adotterà una procedura di infrazione contro l’Italia, che aprirà una lunga fase per accettare l’eventuale mancato rispetto del diritto comunitario, e il successivo adeguamento.

SIAE, L’UE CON FEDEZ E CONTRO FRANCESCHINI

La direttiva 2014/26 prevede che la raccolta e la gestione dei diritti d’autore sia liberalizzata, per formare un mercato europeo più concorrenziale e aperto nel settore audiovisivo. Il monopolio Siae è una peculiarità italiana che rende particolarmente problematico l’adattamento al nuovo diritto comunitario. Istituito nel 1941, e mantenuto per molti decenni, il monopolio Siae ha resistito in buona parte anche al decreto legislativo del marzo 2017, approvato per adeguare la normativa italiana alla direttiva Barnier. Secondo La Stampa l’UE reputa però insoddisfacente questa modifica, perché “perché se da un lato la riforma apre all’ingresso di nuovi operatori dando la possibilità ai titolari dei diritti di affidarsi «a un organismo di gestione collettiva o a un’entità di gestione indipendente di loro scelta», dall’altro lascia nelle mani della Siae la raccolta di tali profitti poiché prevede che questa venga svolta «in via esclusiva».   Il risultato è un cortocircuito che genera problemi di interpretazione, paralizza gli operatori del settore e scontenta gli artisti in uscita dal sistema tradizionale”, scrive Alberto Abburrà su La Stampa.

LO SCONTRO TRA FEDEZ E SIAE SU CUI INTERVIENE L’UE

Il caso Siae ha avuto una discreta visibilità mediatica anche in ragione dello scontro tra Fedez e il ministro Franceschini. Il rapper ha accusato l’esponente del PD, responsabile del dicastero della Cultura e quindi del settore audiovisivo, di avere un conflitto di interesse, e per questo di non aver rispettato la direttiva comunitaria. Fedez ha ceduto i suoi diritti per gli spettacoli a Soundreef, ma il nuovo operatore non può raccogliere i proventi dei suoi concerti a causa di Siae.

Foto copertina: Alessandro Bosio/Pacific Press via ZUMA Wire

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