Istamina nel tonno all’olio di girasole, il Ministero della Salute lo ritira

17/07/2017 di Alice Bellincioni

Il Ministero della Salute ha trovato tracce di istamina in alcune confezioni di tonno all’olio di girasole del marchio “Algarve” e ne ha subito disposto il ritiro dai banconi del supermercato. Si tratta in particolare di confezioni da tre scatole, ciascuna di 80 grammi, del marchio “Algarve”, commercializzato da Tribeka Srl, con scadenza a settembre 2021. Il riferimento del lotto di prodotto è  L1588c.

Immediato l’avviso pubblico sul sito del Ministero della Salute, in cui si segnala un “rischio chimico” legato alle tracce di istamina nel tonno. La sostanza, infatti, può causare allergia ed è sintomo di un’alterazione del prodotto. La sindrome provocata è detta sgombroide: si tratta della seconda intossicazione da pesce più frequente. È provocata dal consumo di pesci come il tonno, lo sgombro, l’aringa o l’acciuga, che sono stati mal conservati.

TONNO AVARIATO, I SINTOMI DELL’INTOSSICAZIONE DA ISTAMINA

Chi subisce un’intossicazione da istamina generalmente si sente male qualche decina di minuti dopo aver consumato il tonno o altro pesce avariato. I sintomi – che solitamente scompaiono in poche ore e solo raramente persistono per uno-due giorni – sono facilmente confondibili con quelli di una reazione allergica: arrossamento, mal di testa, crampi alla pancia, nausea, diarrea, palpitazioni. L’intossicazione da istamina è più pericolosa per persone che soffrono d’asma.

Solo pochi giorni fa, il 4 luglio, il Ministero della Salute italiano aveva diramato un altro avviso analogo: sempre a causa di alti livelli di istamina, era stato ritirato dal commercio il “filetto tonno pinne gialle qualità extrataglio misto” della Trivaris Sl, in confezioni sotto vuoto dal peso variabile. Il lotto coinvolto era il T154-17, con scadenza 1 novembre 2018. Anche in quel caso si trattava di pesce proveniente dalla Spagna, dove da maggio è allerta per le numerose intossicazioni da istamina segnalate al servizio sanitario. Il 12 maggio 2017 il Ministero della Salute spagnolo (AECOSAN) ha diramato un comunicato, ripreso sul sito del Ministero italiano, per richiamare l’attenzione sul rischio di intossicazione da istamina nel consumo di tonno. Nel comunicato si parlava di almeno 155 persone colpite da sindrome sgombroide in Spagna. Da allora il Sistema di allerta rapida europeo (Rasff) ha registrato diversi casi di intossicazione da tonno avariato anche in altri paesi, Italia inclusa.

 

 

 

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