Abbandona un cane e lo lega all’albero: bufala in Sicilia | VIDEO

La comunità Facebook “Aiutiamo la Polizia” pubblica un video che, in pochi istanti, raggiunge un pubblico impressionante. Peccato che rappresenta l’ennesima bufala che rimbalza sul web in merito a persone da identificare a causa del loro comportamento nei confronti degli amici a quattro zampe. L’uomo in camicia, da quello che si nota dal video caricato, sarebbe stato ripreso di nascosto nella cittadina di Terrasini, un comune siciliano con poco più di diecimila abitanti. Tutt’altra è la versione originale del filmato, il quale è stato registrato  nel quartiere Rio de la Luz di Ecapetec, nel Messico.

guarda il video:

VIDEO ABBANDONO DI UN CANE IN SICILIA: LE ORIGINI DELLA BUFALA

Ennesimo caso di falsa notizia che viene diffusa attraverso i social network. A lanciare l’allarme è stato bufale.net che, attraverso un articolo comparso poche ore fa sul portale, mostra le dinamiche che si sono create introno a questo video girato in Messico. Nel 2015 il sito El Universal diffondeva lo stesso contenuto, anche se la registrazione era stata caricata su Youtube diversi giorni prima (link del video originale su Youtube). La prova del nove è l’aggiornamento pubblicato dal sito web in lingua spagnola Posta.com, che confermava la versione rilanciata. In ultimo anche in Italia è stata ripresa la notizia da una pagina che dovrebbe essere d’ausilio al lavoro quotidiano delle forze dell’ordine, ma che ha pubblicato un contenuto che sembra avere un’origine completamente diversa. In soli due giorni, tirando le somme, la clip di pochi minuti ha raggiunto oltre un milione di visualizzazioni e centinaia di commenti di utenti adirati per quel comportamento. Ad intervenire sono stati anche alcuni cittadini della città metropolitana di Palermo, i quali hanno cercato di spiegare che non è stato mai registrato un episodio simile a Terrasini. Si teme che alle già trentamila condivisioni se ne aggiungeranno molte altre, pertanto gli utenti hanno segnalato il contenuto alle autorità di vigilanza preposte, con la finalità di bloccare il video nel più breve lasso temporale possibile.

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