Il mappamondo delle ingiustizie

A livello globale le donne svolgono il sessanta per cento dei lavori, ma il loro reddito è pari solo al dieci per cento complessivo. Diciassette milioni di persone muoiono ogni anno per malattie che sono curabili in molti paesi, perchè mancano i soldi per la tutela sanitaria. Il mondo è pieno di gravi ingiustizie, e metterle insieme fa semplicemente più impressione.

LE INGIUSTIZIE GLOBALIBild presenta alcuni esempi delle gravi differenze ancora presenti nel mondo, che rendono la società globale molto meno equa di come dovrebbe essere. Lo spunto al quotidiano tedesco è fornito da un libro composto da due autrici tedesche, che hanno deciso di compilare un vero e proprio atlante a figure nel quale sono elencate tutte, o quantomeno molte delle cose sbagliate che accadono a questo mondo. L’obiettivo delle autrici è la sensibilizzazione delle persone, per rendere più consapevoli di fatti che normalmente non passano attraverso i mass media.

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UN MONDO NON EQUO – Un quinto dell’umanità non ha alcun accesso all’elettricità. Più di un miliardo  e mezzo di persone non ha così la possibilità di cucinare il proprio cibo su un forno, uno dei tanti esempi di vita resa più difficile dall’assenza di elettricità. Secondo la UN Woman, l’organizzazione delle Nazioni Unite responsabile per le tematiche femminili, la metà della popolazione femminile globale lavora in condizioni di precarietà, spesso nemmeno tutelata dalla legge.

TROPPO AI RICCHI – Il 10% più ricco della popolazione mondiale controlla la gran parte delle ricchezze della Terra, circa l’84% del patrimonio globale. Il famoso 1% criticato da Occupy Wall Street detiene quasi la metà dei beni mobili ed immobili del pianeta. La metà più povera dell’umanità invece ha solo il 2% della ricchezza complessiva. E i ricchi negli ultimi dieci anni hanno visto ridursi drasticamente la quota di tasse pagate.  Ogni 5 secondi un bambino sotto i dieci anni muore per mancanza di cibo. Una situazione drammatica, causata dal bassissimo reddito di gran parte degli abitanti del pianeta. I poveri del mondo spendono l’80% del loro reddito per cibarsi, in termini di potere d’acquisto italiano sarebbe come spendere 30 euro per un chilo di pane.

DONNE PENALIZZATE- Le donne sono la componente più svantaggiata del pianeta. Grazie alla popolazione femminile si produce il 70% del cibo consumato a livello mondiale, il 60% delle mansioni professionali è occupato da donne ma il loro reddito è pari solo al 10%. Inoltre sul posto di lavoro molte donne o giovani subiscono violenze, anche di tipo sessuale. Negli ultimi anni la privatizzazione dell’acqua ha portato ad aumenti considerevoli di prezzo, che ha portato ad un minor accesso per le fasce più deboli della società.

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