Pizzarotti peggio del PD per il M5S di Parma

25/06/2017 di Andrea Mollica

Pizzarotti non deve vincere. Il M5S rischia di rimanere a mani vuote alle comunali 2017, senza alcun successo di prestigio. Tra i capoluoghi di provincia i 5 Stelle possono sperare di vincere solo ad Asti, mentre un’altra vittoria di peso sarebbe la conquista di Carrara, città toscana di oltre 60 mila abitanti. Ciò che però più spaventa e innervosisce M5S è la possibile riconferma di Federico Pizzarotti. Il primo sindaco 5 Stelle eletto in un capoluogo di provincia, in una città di circa 200 mila abitanti, che dopo anni di frizioni e dissensi con Grillo, Casaleggio, padre e figlio, e Di Maio è stato espulso l’anno scorso.

IL NO A PIZZAROTTI DEL M5S A PARMA

Federico Pizzarotti si è ricandidato con una lista civica, Effetto Parma, che è arrivata in testa al primo turno. Il centrosinistra guidato dal candidato PD Paolo Scarpa è vicino, e la partita del ballottaggio appare equilibrata. La situazione di incertezza è così elevata che il candidato sindaco dei 5 Stelle, Daniele Ghirarduzzi, che al primo turno ha ottenuto un disastroso 3%, si è lasciato andare a una sorta di appello al voto al contrario. Piuttosto che votare Pizzarotti, meglio il PD, l’avversario numero 1 uno del M5S. Così si è espresso Daniele Ghirarduzzi, in uno status su Facebook che ha creato molte polemiche. Pizzarotti

BALLOTTAGGIO PARMA, L’APPELLO DEL M5S CONTRO FEDERICO PIZZAROTTI

Daniele Ghirarduzzi è un esponente dei 5 Stelle di Parma considerato molto vicino a Max Bugani, il consigliere comunale di Bologna che in Emilia-Romagna rappresenta da sempre l’uomo di fiducia dei Casaleggio, tanto da essere uno dei componenti dell’associazione Rousseau. L’astio verso Pizzarotti di Gianroberto Casaleggio era molto noto: troppo indipendente il sindaco di Parma, desideroso di una evoluzione democratica, sulla scia di un partito tradizionale con congressi e confronti di linee politiche diverse, per il M5S osteggiata in modo totale dai due fondatore, fino all’espulsione. Ghirarduzzi poi si è corretto, precisando che nel suo status non voleva dare indicazione di voto al PD, bensì solo a non votare per Federico Pizzarotti.

Visto che, a causa dell’uso strumentale e falso delle mie parole da parte dei media, molti sono caduti in inganno, vorrei sottineare che NON HO FORNITO ALCUNA INDICAZIONE DI VOTO. Sfido chiunque a dimostrare che ho detto di votare il candidato Scarpa o che ho detto di votare il candidato del PD. Ho detto invece che SE non volete – e sottolineo SE – consegnare il Comune di Parma nelle mani del PD non dovreste votare Pizzarotti, che tutti a Parma sanno essere sostenuto dalla corrente renziana del PD. Questo non impedisce di votarlo, se uno vuole, solo che dovrebbe sapere a cosa va incontro. Ma se anche riteneste di non votare Pizzarotti, vi rimarrebbe più di una opzione: votare Scarpa, non andare a votare, o votare scheda nulla, e su queste opzioni non sono entrato nel merito, quindi se posso capire che i media storpino le mie parole per seminare zizzania, vorrei sperare che i veri simpatizzanti del MoVimento non si lascino ingannare da questi trucchetti. Lo fanno con tanti del M5S, stavolta è toccato a me. Ho detto, lo abbiamo comunicato ufficialmente, e lo ribadisco: il M5S non dà indicazioni di voto per il ballottaggio. Io non ho mai detto di votare qualcuno, né lo farò, a meno che non sia del MoVimento, pertanto considero questo argomento chiuso

Foto copertina: ANSA/CAPATTI

Share this article