La guerra di Casa Pound contro lo ius soli che cancella gli italiani

23/06/2017 di Andrea Mollica

CasaPound in guerra contro lo ius soli. Il movimento di estrema destra, dopo aver manifestato davanti al Senato della Repubblica, lancerà con la manifestazione di domani pomeriggio la sua mobilitazione, massima, contro la nuova legge sulla cittadinanza. Ne parla il vicepresidente di CasaPound, Simone di Stefano, in una intervista col quotidiano Libero di oggi. Nel colloquio con Alberto Busacca il leader del movimento di estrema destra evidenzia la pericolosità dello ius soli, «che in pratica stabilisce che gli italiani non esistono più, che sono solo persone nate su questo territorio prima di altre. Viene cancellato ogni legame col nostro passato. È poi una legge che non serve: ai bambini stranieri viene dato già tutto». Simone Di Stefano evidenzia come lo ius soli sia un pericolo contro la sicurezza nazionale, in una fase storica dove la maggior parte degli attentatori terroristici in Europa sono compiuti da figli di stranieri cittadini dei Paesi colpiti, come avvenuto in Francia o in Belgio.

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Il vicepresidente di CasaPound ritorna sulla manifestazione del 15 giugno scorso, quando c’erano state tensioni con la polizia per il tentativo del movimento di raggiungere il Senato della Repubblica forzando il blocco delle forze dell’ordine. «È vero, abbiamo tentato di raggiungere palazzo Madama, ma a volto scoperto e con le mani alzate. Alle fine le abbiamo solo prese». Di Stefano poi si dichiara disponibile a collaborare con il centrodestra nella raccolta firme per lo svolgimento di un referendum abrogativo della nuova legge sullo ius soli, se sarà approvata, e si definisce particolarmente soddisfatto, anche se non sorpreso, del buon risultato ottenuto alle amministrative 2017. Foto copertina: ANSA/Facebook

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