Convegno all’università di Teramo: «Dalla grande calamità una valanga di opportunità». Il rettore lo annulla

Non ci volevano credere in Abruzzo. L’Università di Teramo, in collaborazione con altre istituzioni come la Regione e la Fondazione Gran Sasso, aveva promosso un convegno dal titolo «Dalla grande calamità una valanga di opportunità», in programma il 22 giugno alle ore 9.00. Mai lancio di una manifestazione fu più infelice: il rettore, a causa delle tante polemiche, si è visto costretto ad annullare l’evento.

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LE POLEMICHE SUL TITOLO DEL CONVEGNO A UNIVERSITÀ TERAMO

«Alcune persone ci hanno chiamato piangendo – ha detto Gianluca Tanda, portavoce delle famiglie delle vittime dell’Hotel Rigopiano -. Inizialmente pensavo fosse uno scherzo, ma quando ho visto i loghi di tutte le istituzioni ho fatto fatica a crederci. «Mi è sembrato di risentire le risate di quegli affaristi che si fregavano le mani quando ci fu il terremoto a L’Aquila nel 2009».

Il titolo del convegno è sembrato assolutamente fuori luogo, proprio alla luce dei riferimenti alla parola «valanga» e all’accostamento tra i termini «opportunità» e «calamità». Il rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico, nel pomeriggio, ha diramato una nota: «Lo spirito dell’iniziativa era opposto a quello desumibile dalla infelice titolazione – si legge sul sito dell’università -. In ogni caso, il rettore, alla luce dell’incolpevole equivoco che vede coinvolta suo malgrado l’Università di Teramo, si scusa per quanto accaduto».

Il presidente della regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ha preso le distanze dall’iniziativa e aveva già annunciato la sua assenza: «Stigmatizzo il titolo dato all’incontro che mantiene sanguinante una ferita dolorosissima – ha detto D’Alfonso – le parole a volte sono sassi, anche se involontari». E una forte censura è arrivata anche dagli esponenti del Movimento 5 Stelle in regione: «L’unica opportunità che si è persa è quella di tacere – ha scritto il consigliere regionale Sara Marcozzi -. Dopo la tragedia di Rigopiano, le vittime, i milioni di euro di danni alle imprese, le inefficienze della Regione, la carenza di mezzi di soccorso che ci hanno portato a donare una turbina spalaneve alla Protezione Civile Abruzzese, leggere il vergognoso titolo di questo convegno fa rabbrividire».

(FOTO da profilo Facebook di Giulio Cavilli)

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