Ferdinando Imposimato dà dell’incapace a Luigi Di Maio

Secondo il giudice Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Cassazione e candidato proposto dal Movimento 5 Stelle alla presidenza della Repubblica, il partito di Beppe Grillo rischia di essere affossato «per una questione di incapacità». Il giudice ha attaccato Luigi Di Maio, dicendo: «L’ho sostenuto, ma per me è una delusione. Non è all’altezza della situazione. Se, poi, propone una legge elettorale fatta di nominati, con un accordo opaco con Renzi e Berlusconi significa che non è capace».

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L’INTERVISTA DI FERDINANDO IMPOSIMATO A LA STAMPA

Parole di fuoco per uno dei simboli del Movimento 5 Stelle, esposte in un’intervista a La Stampa che risale al giorno prima dell’esito delle elezioni e che è stata pubblicata questa mattina. Non una iniezione di fiducia per il popolo a 5 stelle, insomma: Ferdinando Imposimato è da sempre stato una sorta di ispiratore del Movimento, che ha sempre avuto una certa presa sull’elettorato grillino.

Secondo quanto rivela al quotidiano torinese, Imposimato «sta cercando di salvare i 5 stelle», attraverso dure parole di critica. Espone dubbi, ad esempio, sulla convention di Ivrea organizzata da Davide Casaleggio dove è stato invitato solo come uditore e non come oratore. «Non parlo con Grillo, lasciamo perdere. Con Davide Casaleggio ho un buon rapporto, ma ultimamente le sue scelte mi lasciano perplesso».

In ogni caso, la sua non è soltanto una critica distruttiva degli esponenti del Movimento. Esprime parole di elogio, ad esempio, per il consigliere comunale di Roma Capitale Cristina Grancio, vicepresidente della commissione urbanistica che sta decidendo sullo stadio di Tor di Valle. La Grancio aveva espresso delle perplessità sul progetto, sia per quanto riguarda la tenuta della società che andrà a realizzarlo, sia per i 45 milioni di euro che dovrebbero essere a carico dei cittadini.

Insomma, Imposimato sembra essere a un punto di svolta nel suo rapporto con il Movimento 5 Stelle e non c’entrano i risultati deludenti ottenuti durante queste elezioni comunali. Cresce il dissenso interno, insomma. E fa più male se proviene da una voce autorevole sempre stimata dal popolo della rete.

(FOTO: Leo Claudio De Petris/Pacific Press via ZUMA Wire)

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