L’incredibile articolo del Velino sul complotto massonico pro Renzi fermato da Trump

In apertura del sito dell’agenzia il Velino da alcune ore c’è un articolo, intitolato «A Trump Matteo non piace» che racconta la freddezza dell’amministrazione americana verso l’ex presidente del Consiglio. La tesi che a Trump Renzi sia poco gradito non sembra così strana, vista la più volte esibita vicinanza del segretario del PD con il suo predecessore Barack Obama. I motivi dell’ostilità del presidente americano sono però assurdi, e sono il prodromo di un articolo che sembra esser stato pubblicato il 1° aprile come scherzo per far divertire i lettori. In 6 mila battute sono infatti descritti complotti massonici, interventi del New World Order, servizi segreti e intrecci occulti col Vaticano che appaiono sintesi purissima delle più deliranti teorie della macchinazione. Renzi massoneria Secondo il Velino esisterebbe un dossier dell’intelligence americana che confermerebbe la tesi del Gran Maestro  Giole Magaldi, ovvero che logge massoniche internazionali, Ur-Lodges,che praticamente controllerebbero il mondo,  abbiano favorito l’ascesa al potere di Matteo Renzi. La vittoria di Trump, sostenuto da massoni  di fazioni opposte, rende però più difficile la vita al segretario del PD, che per questo motivo vuole andare subito al voto. L’articolo del Velino sostiene,  in modo ovviamente non suffragato da alcuna fonte se non citazioni degli scritti di alcuni massoni, che Renzi sia arrivato a Palazzo Chigi dopo un incontro occulto, e non poteva esser altrimenti, con Richard Nathan Haas,  membro del Leviathan Lodge. Haas è anche il presidente del Council of Foreign Relations, che secondo il Velino, citiamo, non è altro che

una delle organizzazioni di facciata del Nuovo Ordine Mondiale. Renzi stesso, e qui il dossier americano torna a incrociare gli scritti del gran maestro Magaldi, “divenne un membro del CFR qualche mese dopo essere diventato primo ministro”.

RENZI MASSONERIA, L’INCREDIBILE ARTICOLO DEL VELINO

L’arrivo al potere di Renzi si basava su un progetto di unificazione delle logge massoniche, voluto da Obama, e fermato però da Draghi.

Meno successo, invece, pare abbia avuto il successivo tentativo di Renzi, finalizzato ad unire le Ur-Lodges. Ci fosse riuscito avrebbe avuto libero accesso ai salotti più importanti di Bruxelles, dove quei potenti gruppi massonici internazionali giocano partite diverse su tavoli diversi. L’ambizioso progetto di Renzi, benedetto dalla segreteria di Stato americana ai tempi di Obama, si scontrò contro il primo livello della dirigenza dell’Unione europea ed in particolare contro la diffidenza di Mario Draghi che avrebbe posto un veto insormontabile.

Un progetto massonico ora reso ancora più difficile dall’arrivo di Trump alla Casa Bianca. L’articolo del Velino rivela come la massoneria – e chi altri, se no? – avrebbe fatto vincere le primarie a Matteo Renzi, tramite un accordo garantito da Marco Carrai, imprenditore e principale consulente personale dell’ex presidente del Consiglio. La contropartita tra Renzi e i massoni sarebbero state le nomine alle aziende controllate dallo Stato, ma secondo il Velino il piano non è andato bene. Non poteva mancare neanche un intreccio tra Renzi e il Vaticano, stretto da Francesca Chaouqui. L’articolo è ancora, incredibilmente, online. Foto copertina: ANSA/ANGELO CARCONI

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