Rogo Centocelle, scarcerato il sospettato Serif Seferovic

Serif Seferovic, indagato per il rogo nel campo rom di Centocelle a Roma in cui hanno perso la vita tre sorelle, è di nuovo libero. Il giudice per le indagini preliminari di Torino ha convalidato il fermo, ma ha revocato la misura cautelare decisa dalla procura di Roma.

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LA STORIA DI SERIF SEFEROVIC, SOSPETTATO DEL ROGO CENTOCELLE

Seferovic è il primo indiziato, ha 20 anni ed è stato fermato giovedì scorso proprio nella città piemontese. Al gip Alessandra Danieli, che ha poi deciso di revocare la carcerazione, aveva subito detto di non essere coinvolto nell’incendio. Secondo la sua tesi difensiva, portata avanti dall’avvocato Gianluca Nicolini, al momento del rogo, Seferovic si trovava in un altro campo rom, a Prati Fiscali.

Restano diversi dubbi sulla sua posizione, anche perché nei giorni immediatamente successivi al triplice omicidio (Elisabeth, Francesca e Angelica Halinovic avevano 20, 8 e 4 anni) era scappato dalla città. Inoltre, Seferovic non è nuovo ad azioni criminose e a fughe rocambolesche. Fu lui a scippare la cinese Yao Zhang, che morì sui binari nel tentativo di inseguire i malviventi che le avevano rubato la borsa. La sua prima fuga durò quasi tre settimane, al termine delle quali fu arrestato, giudicato con il rito abbreviato e scarcerato in poco tempo, con tanto di scuse alla famiglia della studentessa cinese. 

Ora, Seferovic – nonostante resti uno dei principali indiziati per il tragico rogo romano – sta per lasciare il carcere dove, in questi minuti, sta sbrigando le pratiche burocratiche. Alla base della motivazione del gip, la mancanza dei gravi indizi di colpevolezza che giustificherebbero la sua detenzione.

(FOTO: ANSA/UFFICIO STAMPA POLIZIA)

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