Report spiega come fanno le app della torcia o del meteo a spiarci

Una rivelazione tra le righe, in un passaggio di un servizio di Report in onda lunedì 22 maggio su Rai Tre. Nell’ambito del reportage «Sorvegliati speciali», che ha spiegato come fanno le principali società a ottenere i nostri dati personali, Giorgio Mottola ha mostrato come anche le applicazioni più ingenue possono essere utili a captare delle informazioni sulla nostra vita privata.

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APP TORCIA METEO SUL TELEFONO: UN RISCHIO POTENZIALE

Nell’ambito di una conversazione con l’esperto di cybersecurity Pasquale Stirparo, il giornalista ha spiegato come le applicazioni della torcia o del meteo possono indirettamente richiedere il consenso al trattamento di alcuni dati personali al momento del loro download.

«La torcia non deve far altro che accendere una luce sul nostro smartphone – spiega Stirparo -. Quando premiamo installa, ci usciranno i permessi che sono richiesti. Tra questi, c’è la posizione. Questo significa che l’applicazione vuole avere l’accesso al vostro GPS, vuole sapere cioè dove siete».

Ma il rischio di farsi spiare c’è anche quando si scarica una semplice applicazione per il meteo. Ancora una volta, al momento del download, si leggono con attenzione le informazioni che vengono richieste. «Un altro permesso decisamente più preoccupante è quello dell’utilizzo del microfono – continua Stirparo -. Il microfono non c’entra niente con l’applicazione del meteo. Questo è un chiaro esempio d’abuso perché si punta a registrare il nostro audio».

A quel punto, il giornalista di Report, preoccupato, chiede: «Quindi, se io ho l’applicazione del meteo, potrebbe essere registrata anche questa conversazione?». La risposta è positiva: «Potenzialmente sì. Dai suoni che ci circondano, si può capire in che situazione siamo, se stiamo facendo l’amore o se stiamo litigando. Oppure, che cosa guardiamo in tv o sul nostro computer».

APP TORCIA METEO, IL LORO SCOPO

Il tutto ha uno scopo ben preciso. Quello di tracciare un profilo sempre più dettagliato della nostra personalità per indirizzare in maniera ottimale i messaggi pubblicitari nei nostri confronti. Il tutto con lo specchietto per le allodole della gratuità del download: «Quando qualcosa è gratis – conclude Stirparo – è molto probabile che il prezzo sia tu».

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