Oggi a Milano la marcia pro-migranti. E Salvini accende gli animi

A poche ore dalla marcia pro-migranti organizzata a Milano e che vedrà la partecipazione del sindaco della città Giuseppe Sala, delle forze politiche di sinistra e delle associazioni, Matteo Salvini accende ancor di più gli animi. In un post su Facebook, il leader della Lega Nord, che aveva già manifestato il suo dissenso nei confronti dell’iniziativa, ha scritto: «Su 167 clandestini sbarcati oggi a Pozzallo, 97 sono malati di scabbia. Spero che domani riescano a sfilare alla “Marcia per i migranti” coi loro amici del PD: chi si somiglia, si cura, si mantiene e si piglia». IL COMMENTO SULLA MARCIA PRO-MIGRANTI DI SALVINI Le parole del leader della Lega, che fanno pensare a una sorta di inno al contagio nei confronti degli esponenti politici che scenderanno in piazza oggi a Milano, puntano a far leva sul luogo comune dei migranti che arrivano in Italia a importare le malattie dai loro luoghi di provenienza. E si riferiscono a uno degli ultimi sbarchi sulle coste italiane. Nei commenti al post, c’è un coro pressoché unanime di approvazione da parte dei sostenitori del leader della Lega Nord e un attacco agli organizzatori della marcia.

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La manifestazione cade in un momento di particolare tensione, all’indomani dell’aggressione da parte del cittadino italiano di origini tunisine, Tommaso Bein Yousef Hosni Ismail, a due militari e a un agente Polfer nella stazione centrale di Milano. Il ventenne è indagato anche per terrorismo internazionale, per aver postato sui social network un video inneggiante all’Isis. La marcia «Insieme senza muri», nonostante la richiesta di annullamento da parte del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, si terrà regolarmente e sarà l’occasione per mettere in campo una sorta di «modello Milano», come lo ha definito Sala, per gestire la questione dell’immigrazione nel nome dell’accoglienza.  Nella giornata di ieri, invece, Salvini aveva parlato di «una manifestazione a favore dell’immigrazione di massa. Una pagliacciata che rende contenti solo gli scafisti e certe cooperative. È un insulto ai poliziotti feriti, agli italiani aggrediti, agli immigrati regolari perbene e ai sette milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà».  (FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI)

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