Marine Le Pen, il piano segreto per proteggere la Francia dalla sua vittoria

19/05/2017 di Redazione

Marine Le Pen non è mai stata davvero vicina alla presidenza della Francia, visto che nei sondaggi era stimata sempre distante dalla vittoria del decisivo ballottaggio per l’elezione del successore di François Hollande. Solo un clamoroso errore nelle indagini demoscopiche, molto superiore a quello registrato a Usa 2016 o sulla Brexit, avrebbe portato Le Pen alla guida della République. Il Front National però non è mai stato così vicino all’Eliseo come nel 2017. La conquista del doppio turno è sempre stata considerata molto probabile, e i timori della presidenza Le Pen sono di conseguenza aumentati. Una delle più importanti testate francesi, Le Nouvel Observateur, ha rivelato che tra i massimi dirigenti statali, alcuni ministri e capi di gabinetto era stata elaborato un piano per proteggere la Francia dalle conseguenze di una vittoria di Marine Le Pen alle presidenziali. La prima preoccupazione riguardava l’ordine pubblico. La polizia e i servizi segreti erano particolarmente preoccupati dallo scoppio di violenze seguite all’arrivo all’Eliseo di una esponente del Front National. Ogni capo di polizia locale era stato invitato a predisporre un piano di intervento per frenare eventuali manifestazioni violente. A livello politico erano state disposte altre contromisure per mitigare l’impatto della presidenza Le Pen. L’instabilità politica sarebbe stata garantita dalla permanenza in carica del governo uscente, guidato dal socialista Cazeneuve. La Costituzione francese indica all’articolo 8 che il presidente nomini il premier, ma solo l’Assemblea nazionale può rimuoverlo dall’incarico con una mozione di sfiducia. Per questo motivo, in modo contrario alla prassi recente, Cazeneuve non si sarebbe dimesso, e avrebbe probabilmente lanciato un appello a tutti i parlamentari per rimanere in carica. Il piano segreto prevedeva la convocazione di una seduta d’emergenza dell’Assemblea nazionale, per garantire la fiducia al governo Cazeneuve, fino alle elezione legislative di inizio giugno. Foto copertina: Image: © Visual via ZUMA Press

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