Una squadra di calcio inglese diventa al 100% ecosostenibile. E anche vegana

17/05/2017 di Gianmichele Laino

Il destino è già scritto nel nome. Loro si chiamano Forest Green Rovers e sono una piccola squadra inglese che dall’anno prossimo militerà in League Two, la quarta serie del calcio professionistico. E che ha deciso di dare una svolta ecologista all’intero movimento. Di proprietà di Dale VinceCeo di Ecotricity, gigante mondiale dell’energia pulita, la formazione ha adattato una politica interna tutta concentrata sul rispetto dell’ambiente e della vita degli animali. 

FOREST GREEN ROVERS: UNA SQUADRA ECOLOGISTA E VEGANA

Se doveste capitare allo stadio di Nailsworth, cittadina di 5.700 abitanti, sappiate che non troverete chioschetti che vendono hamburger e hot dog. Addirittura i giocatori, poco alla volta, sono stati convinti ad abbandonare l’alimentazione tradizionale e ad adottare una dieta vegana a base di verdure, legumi, tofu e soia. 

E che dire dello stadio? Il New Lawn è tappezzato di pannelli solari che rendono l’impianto autosufficiente da un punto di vista energetico, mentre il suo terreno di gioco è in erba organica, cresciuta senza concimi chimici e irrigata con la sola acqua piovana.

Il processo di conversione (specialmente alimentare) del club è iniziato nel 2015, nel segno di un prodotto che è diventato famoso nel Regno Unito. La squadra, infatti, ha promosso una torta a base di Quorn (un fungo che sembra avere la stessa consistenza della carne), porro e crema al latte di soia. La rivoluzione vegana, insomma, è partita da qui ed è diventata una sorta di marchio di fabbrica per un caso più unico che raro nel pianeta calcio.

Il Forest Green Rovers, per la prima volta nella sua storia, è approdato tra i professionisti (ed è anche la squadra che rappresenta il paese più piccolo del calcio inglese) e ha portato oltre 3000 tifosi (lo ricordiamo: su 5.700 abitanti) alla finale di Wembley che ne ha sancito la promozione. C’erano proprio tutti, tranne il macellaio del villaggio Paul Dowsell: da quando la squadra ha iniziato la sua svolta vegana, non è più tra i fornitori del team. «Non sono andato a Wembley – ha detto – ci sono rimasto troppo male perché sono tra gli abbinati da quando ero bambino. Mi sembra un’ingiustizia». Ma siamo convinti che anche lui se ne farà una ragione.

(FOTO: account Twitter Forest Green Rovers)

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