Cdu di Angela Merkel continua a vincere, trionfo in Renania settentrionale-Vestfalia

15/05/2017 di Andrea Mollica

Angela Merkel è la grande favorita alle federali tedesche del 24 settembre 2017. La leader della Cdu potrebbe confermarsi al governo della Germania, conquistando, come il suo maestro Helmut Kohl, un quarto mandato alla cancelleria di Berlino. Le elezioni statali in Renania settentrionale-Vestfalia, NRW l’acronimo tedesco, hanno ribadito la forte crescita della Cdu osservata nella prima parte del super anno elettorale tedesco. La formazione guidata da quasi vent’anni da Angela Merkel ha trionfato prima nei piccoli Saarland e Schlewsig-Holstein, con consensi sorprendenti, per poi riconquistare dopo sette anni il più popoloso Bundesland della Germania. La Spd è uscita nettamente battuta in Renania settentrionale-Vestfalia, lo stato definito come il ventricolo della socialdemocrazia sulla stampa tedesca, da una parafrasi di una celebre frase di Herbert Wehner sulla città di Dortmund, uno dei più popolosi centri urbani del NRW. La Spd, guidata dal ministro presidente Hannelore Kraft, in questi anni di appannamento socialdemocratico l’unica leader che sembrava godere di un diffuso consenso in Germania, ha perso circa otto punti rispetto alle elezioni del 2012. Il 31% ottenuto dalla Spd è il peggior risultato di sempre in una elezione statale in NRW. Gli alleati Verdi hanno perso ulteriore consenso, quasi dimezzandosi, e l’uscita dal parlamento statale della sinistra di Die Linke favorirà probabilmente il ritorno al governo di una coalizione di centrodestra formata da Cdu e liberali. Il nuovo ministro presidente sarà il democristiano Armin Laschert, fino a poco tempo fa rilevato come poco conosciuto e popolare in NRW. Il partito di Angela Merkel ha superato la Spd, arrivando a un inaspettato 33%, il valore più alto rilevato dai sondaggi che in questi ultimi giorni avevano confermato l’inatteso testa a testa. Fino a poche settimane fa le intenzioni di voto indicavano una facile riconferma di Hannelore Kraft alla guida della NRW, trascinata dal cosiddetto effetto Schulz. Quando l’ex presidente del Parlamento europeo è stato nominato come nuovo leader della Spd e candidato cancelliere, i sondaggi hanno rilevato una crescita rilevante dei consensi della socialdemocrazia, che dopo anni di severo distacco ha perfino superato la Cdu. L’aumento dei valori demoscopici è stato sicuramente sopravvalutato dagli istituti, visto che al contrario delle aspettative la Spd ha perso tutte e tre le elezioni statali svoltesi tra primavera e maggio, gli ultimi test prima delle federali di settembre. Secondo gli exit poll della TV pubblica la socialdemocrazia ha perso voti sopratutto nella fascia più anziana del voto, andando male anche tra i lavoratori autonomi e i funzionari pubblici. La Cdu è riuscita a prevalere anche grazie alla crescita dell’affluenza, guadagnando circa 300 mila voti rispetto alla Spd tra gli elettori che non avevano votato nel 2012. La socialdemocrazia ha perso consensi verso i liberali, il partito andato meglio in NRW, probabilmente a causa dei timori di un’alleanza con la sinistra radicale nel segmento più moderato dell’elettorato della sinistra riformista. L’impopolarità del governo statale di Hannelore Kraft appare l’elemento decisivo, ed è stato causato da politiche su istruzione e sicurezza bocciate dagli elettori.

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