Il #Giro100 al via da Alghero. Con il giallo Bardiani

Il Giro d’Italia 2017, giunto alla centesima edizione, è appena partito da Alghero e c’è già un giallo. Ieri sera, due corridori della squadra italiana Bardiani CSF, il velocista Nicola Ruffoni e lo scalatore Stefano Pirazzi, sono risultati «non negativi» a controlli anti-doping commissionati dall’UCI (Unione Ciclistica internazionale) rispettivamente il 25 e il 26 aprile. Gli atleti sono stati immediatamente esclusi dalla corsa e sospesi dal team, in attesa della conferma delle contro-analisi.

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IL CASO PIRAZZI-RUFFONI AL GIRO100

La squadra di Pirazzi e Ruffoni, che fa parte dei team Professional Continental e che ha ottenuto il diritto di partecipare al Giro d’Italia in seguito alla vittoria nella Coppa Italia dello scorso anno, è regolarmente partita da Alghero, anche se le facce del cosiddetto «GreenTeam» (la squadra ha le divise verdi e ha una linea impostata alla partecipazione di giovani talenti italiani) sono tutto un programma.

Ieri, il comunicato ufficiale della formazione è stato molto duro: «Qualora le controanalisi confermassero la positività degli atleti – si legge nella nota -, la società sportiva procederà al loro immediato licenziamento, come previsto dal proprio regolamento interno». Inoltre, Bruno e Roberto Reverberi, manager del team, hanno fatto sapere di essere sorpresi dalla notizia e di non voler macchiare la reputazione della squadra: «Ribadiamo con assoluta fermezza l’intenzione di salvaguardare i valori che il nostro progetto sportivo ha portato avanti in questi anni» – hanno dichiarato. 

CHE EFFETTO AVRÀ IL CASO PIRAZZI-RUFFONI SUL GIRO100

Ma il caso Pirazzi-Ruffoni è una bella gatta da pelare. Secondo i recenti aggiornamenti delle norme anti-doping dell’UCI, se due corridori della stessa squadra dovessero essere trovati positivi nell’arco dei dodici mesi, il team rischia una sospensione di 45 giorni. La positività potrà essere confermata, però, soltanto dopo l’esito delle contro-analisi: «Non c’è un regolamento che impedisca alla Bardiani di prendere il via da Alghero – fanno sapere dalla direzione di corsa -, fino alle controanalisi i due corridori non sono ufficialmente dopati e la squadra quindi non può incorrere nell’immediata sospensione dell’attività, prevista dal nuovo regolamento Uci».

E sulla questione è intervenuto anche il ministro dello Sport Luca Lotti: «Una brutta notizia non può rovinare uno sport popolare come il ciclismo e una corsa meravigliosa come il Giro d’Italia. Deve essere chiaro il nostro impegno per sconfiggere il doping: lo sport è rispetto dell’altro ed è rispetto delle regole».

GIRO100, IL RICORDO DI MICHELE SCARPONI

La spada di Damocle delle contro-analisi, dunque, pende sul capo della squadra italiana. Intanto, il Giro d’Italia ha preso il via dalla città sarda, in un tripudio di colori e in un vero e proprio bagno di folla. Nel nome di Michele Scarponi, il corridore dell’Astana scomparso lo scorso 22 aprile, la cui presenza aleggia sul gruppo: la sua squadra ha deciso di non schierare, in suo onore, un nono corridore, mentre la sua bicicletta sarà regolarmente presente sull’ammiraglia del team. Un giorno di festa, insomma, questo 5 maggio. Ma con un velo di tristezza per la scomparsa di un sicuro protagonista e l’amarezza per lo spettro del doping sulla corsa.

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(FOTO: ANSA/DARIO BELINGHERI)

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