Report nega di aver fatto una trasmissione contro i vaccini

19/04/2017 di Redazione

Report nega di aver fatto una trasmissione no vax, in cui ha messo in dubbio l’utilità delle immunizzazioni in merito alle controversie sul servizio sui problemi legati al vaccino Hpv. Lo sostiene con forza Sigfrido Ranucci in due interviste concesse a Corriere della Sera e alla Repubblica. Il conduttore di Report, che ha preso il posto di Milena Gabanelli dopo averla affiancata in redazione per molti anni, spiega al Corriere come diversi medici che hanno contestato il servizio sul vaccino si siano sottratti alle domande del programma.

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olo chi non ha guardato la puntata può affermare che sia stato un servizio no vax, in apertura abbiamo affermato che è importante proteggersi, è un’idiozia non farlo. Stavamo preparando il servizio da tre mesi. Chi ci critica era stato invitato. Il professor Burioni è stato contattato a gennaio dalla redazione e non ci ha mai risposto. Lo stesso è avvenuto con l’agenzia del farmaco Aifa, Iss e ministero della Salute che non hanno ritenuto opportuno partecipare. Dunque il contraddittorio lo avremmo voluto eccome. Eppoi c’era Silvio Garattini che ci ha dato ragione sui buchi della farmacovigilanza

Su Repubblica Sigfrido Ranucci illustra di aver voluto rimarcare i dubbi e le discrasie tra i dati di diversi enti in Italia in merito alle conseguenze delle vaccinazioni.

Abbiamo dato conto del reclamo presentato da alcuni scienziati danesi dell’associazione di ricercatori indipendenti Nordic Cochrane, gli stessi che denunciarono il farmaco anti-obesità. La loro nota sul vaccino contro il papilloma virus è stata accolta dal Mediatore europeo, un organo pubblico che vigila anche sui metodi con cui entrano sul mercato i vaccini. La confusione vera è sui dati dei decessi, sulle persone che si ammalano dopo la vaccinazione. Abbiamo fatto luce su come funziona la farmaco-vigilanza: entro 36 ore le eventuali reazioni avverse ai vaccini vanno segnalate, ma non sempre accade. Non ce lo siamo inventato noi, abbiamo raccolto le testimonianze. Vogliamo riflettere sui numeri? Per la regione Lombardia sono 692 i casi di segnalazioni avverse. Per l’Aifa a livello nazionale sono solo 293. Delle due l’una: qualcuno ci dicesse i dati reali.

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